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Uccise il suocero che aveva abusato della figlia: in appello pena ridotta da 20 a 18 anni di carcere

I giudici della Corte d’Assise d’appello di Milano hanno ridotto di due anni – da 20 a 18 – la condanna di primo grado nei confronti di un uomo di 36 anni accusato di aver ucciso il suocero dopo aver scoperto che abusava della figlia di 8 anni, ovvero nipote dell’anziano. I fatti risalgono al 25 febbraio del 2019 a Rozzano, alle porte di Milano. In manette era finito anche il complice che lo ha accompagnato in motorino sul luogo del delitto, per lui in primo grado era scattata una condanna a 18 anni oggi invece ridotta a 12.
A cura di Giorgia Venturini
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Arresto killer Rozzano
Arresto killer Rozzano

È stata ridotta di due anni la pena in appello per il 36enne che nel 2019 ha ucciso il suocero accusato di aver abusato di sua figlia di 8 anni. I giudici della Corte d'Assise d'Appello di Milano hanno ridotto da 20 a 18 anni la pena di carcere. Così anche per il complice che avrebbe accompagnato il killer con il suo motorino nel luogo del delitto: da 18 a 12 anni. I fatti risalgono al 25 febbraio del 2019 a Rozzano, alle porte di Milano: il suocero 63enne era indagato dalla Procura per abusi sulla nipotina, figlia della figlia. Il sospetto su di lui era emerso nei mesi scorsi. Così il padre della piccola aveva giurato vendetta: "Se torni qui ti ammazzo", aveva più volte detto all'ex suocero che originario di Napoli e residente nel capoluogo campano, era tornato nella sua città natia. Poi però la decisione di tornare nell'hinterland milanese, solo pochi giorni prima dell'omicidio, forse attirato in una trappola, decisione che comunque aveva portato il 36enne a decidere di mettere in atto la sua vendetta. Il killer ha raggiunto poi il 63enne a bordo di una moto guidata dal complice e lo ha freddato con colpi di pistola davanti al supermercato "Il Gigante".

A breve può arrivare la sentenza in appello

Il 36enne fu arrestato poco dopo. Oltre al padre della piccola in manette era finito anche il complice che lo ha accompagnato in motorino sul luogo del delitto. Nello stesso giorno del delitto la bambina era stata sentita in un incidente probatorio in cui ha confermato gli abusi subito dal nonno. A gennaio dello scorso hanno è arrivata la prima sentenza con una condanna a 20 anni di carcere per il 36enne, mentre il complice è stato condannato a 18 anni. In appello l'accusa ha chiesto le conferme delle pene, mentre il difensore del complice ha chiesto l'assoluzione sostenendo che l'assistito non era a conoscenza dei propositi dell'amico. Oggi la sentenza in Appello ha deciso invece per una pena di 18 anni e 12 anni di carcere per il killer e il complice.

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