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Tranviere morto dopo un pranzo con i colleghi al ristorante, emerse irregolarità nella conservazione del pesce

La Procura sta indagando sulla morte di Davide Teruzzi, deceduto 7 giorni dopo aver pranzato con i colleghi in un ristorante in zona Stazione Centrale a Milano. Quel giorno, 4 maggio, in cinque si erano sentiti male. Dai primi controlli sul ristorante sarebbero emerse irregolarità nella conservazione del pesce.
A cura di Enrico Spaccini
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Davide Teruzzi (screen da Tg5 - Facebook)
Davide Teruzzi (screen da Tg5 – Facebook)

Sarebbero emerse irregolarità nella conservazione del pesce all'interno del ristorante di via Fabio Filzi in cui Davide Teruzzi ha pranzato domenica 4 maggio insieme ad altri quattro colleghi. Dopo quel pasto, i cinque conducenti di Atm si erano sentiti male e avevano accusato disturbi gastrointestinali. Il tranviere 50enne è poi deceduto una settimana più tardi, la sera dell'11 maggio, all'ospedale San Raffaele. La pm Roberta Amadeo della Procura di Milano ha già aperto un fascicolo sul caso e disposto l'autopsia sulla salma di Teruzzi per capire se ci sia un collegamento tra la sua morte e il malessere accusato una settimana prima.

I malesseri dopo il pranzo e il ricovero in ospedale

Stando a quanto ricostruito finora, Teruzzi e i quattro colleghi il 4 maggio erano andati a pranzo in un ristorante di via Fabio Filzi, vicino alla Stazione Centrale, che da circa un anno era convenzionato con l'Azienda trasporti milanesi. Il 50enne, che prestava servizio da 24 anni presso il deposito Leoncavallo, aveva preso una frittura di calamari, mentre gli altri un risotto. Dopo aver mangiato, si sono sentiti tutti male e sono stati accompagnati in pronto soccorso per le cure del caso.

Teruzzi, in particolare, ha trascorso la notte all'ospedale di Melzo e il lunedì seguente è stato dimesso con una prognosi di due giorni. Già martedì, però, si sarebbe sentito di nuovo male e mercoledì è stato trasportato all'ospedale San Raffaele. Là i medici gli avrebbero riscontrato uno choc cardiogeno, decidendo quindi di ricoverarlo in Terapia intensiva. Le sue condizioni erano apparse subito gravi, fino al decesso sopraggiunto nella serata di domenica 11 maggio.

I controlli nel ristorante

L'Ats di Milano, appena dopo il ricovero al San Raffaele, ha ispezionato il ristorante di via Fabio Filzi per l'allerta per una possibile infezione alimentare lanciato dall'ospedale. I controlli del rispetto delle norme igienico-sanitarie sono stati, poi, approfonditi dai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità (Nas) che hanno sequestrato il cibo e chiuso la cucina.

Come riportato dal Corriere della Sera, sarebbero emerse irregolarità nella conservazione del pesce, ma solo l'autopsia chiarirà se queste possano essere collegate con il decesso di Teruzzi. Nel frattempo, Atm ha sospeso la convenzione con il ristorante e il locale mantiene aperto solo il servizio bar.

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