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Caso Eitan: il bimbo portato dal nonno in Israele

Tragedia Mottarone, indagato per sequestro di persona il nonno di Eitan

Il nonno materno è indagato per sequestro di persona: sabato pomeriggio con la scusa di un pomeriggio con il nipote ha preso Eitan, il bimbo di 6 anni unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, e lo ha portato in Israele con un volo privato strappandolo dalla zia paterna, a cui la magistratura ha affidato il piccolo subito dopo l’incidente. A lui è stato anche contestata l’aggravante perché si tratta di un minore.
A cura di Giorgia Venturini
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Sono scattate le indagini della Procura di Pavia per sequestro di persona sul nonno materno che sabato pomeriggio con la scusa di qualche ora con il nipote ha preso Eitan, il bimbo di 6 anni unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, e lo ha portato in Israele con un volo privato strappandolo dalla zia paterna, a cui la magistratura ha affidato il piccolo. Così il nonno di 58 anni Shmuel Peleg, che dovrà anche rispondere dell'aggravante a casa delle minore età del nipote, è stato scritto sul registro degli indagati. Gli inquirenti in queste ore dovranno anche chiarire come il 58enne sia riuscito a raggiungere su un’auto a noleggio Lugano, in Svizzera, e ad imbarcarsi con il nipote su un volo privato charter decollato per Tel Aviv. L'uomo sarebbe stato in passato un soldato dell'esercito israeliano.

Per il governo israeliano Eitan deve tornare in Italia

Il ramo materno della famiglia da ore continua a precisare che non si è trattato di rapimento: "Siamo stati obbligati, non avevamo più saputo quali fossero le sue condizioni mentali e di salute". Affermando di averlo semplicemente riportato a casa. Come i suoi genitori volevano per lui. Le sue condizioni sono pessime e finalmente dopo quattro mesi i medici vedranno cosa è successo al piccolo". Ora Eitan si trova in ospedale a Tel Aviv: "Eitan è il nostro mondo e noi. Vogliamo essere sicuri che stia bene". Per il ramo paterno della famiglia invece non ci sono dubbi: si tratta di un rapimento. Usano altre parole invece i legali incaricati dal governo israeliano per far luce sulla vicenda ma chiariscono che il piccolo deve ritornare in Italia: il parere legale emesso da esperti dei ministeri degli Esteri e della Giustizia ha sottolineato che Eitan dovrà essere restituito ai suoi tutori legali, ovvero gli zii paterni. Gli esperti entrano nel dettaglio affermando che il gesto del nonno materno ha violato la Convenzione dell'Aia sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori: una legge adottata anche da Israele nel 1991. Tutto ora potrebbe decidersi durante l'udienza fissata il prossimo 22 settembre che deciderà sull'affidamento del piccolo Eitan.

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