Tombe dei bimbi mai nati a Brescia rimosse all’insaputa delle famiglie: assolte le funzionarie del Comune

Sono state assolte per non aver commesso il fatto le due funzionarie del Comune di Brescia imputate per le esumazioni delle tombe dei bimbi mai nati al cimitero monumentale Vantiniano. Con questa sentenza si è chiuso oggi, venerdì 26 settembre, il processo a loro carico dopo che la Procura aveva chiesto per le due donne una condanna di due anni con diverse accuse, tra le quali vilipendio di cadavere, violazione di sepolcro e distruzione di resti.
La vicenda era cominciata nel 2021, dopo che erano stati rimossi circa 2.500 sepolcri di bambini mai nati. L'esumazione suscitò lo sdegno di numerose famiglie che lamentarono di non essere state adeguatamente avvisate. Per il caso furono imputate la responsabile dei servizi cimiteriali e la dirigente del settore competente: secondo gli inquirenti, le due donne avevano disposto le operazioni con modalità ritenute irregolari e senza opportuna pubblicità. Le famiglie si erano costituite parti civili e avevano richiesto risarcimenti e approfondimenti sugli eventuali resti dispersi.
Gli avvocati difensori delle due donne, invece, avevano sostenuto che le procedure erano state rispettate nei limiti consentiti dalla normativa vigente. Secondo i legali, inoltre, non ci sarebbero state prove sufficienti per dimostrare la consapevolezza, da parte delle imputate, di aver commesso un illecito. Nell'udienza finale di oggi il giudice ha accolto quest'ultima posizione, dichiarando che il fatto non sussiste.
Le famiglie coinvolte si sono dette amareggiate e deluse. Il Comune di Brescia, che non si è costituita parte civile nel processo e che ha sempre affermato di aver agito correttamente, ha diffuso una nota in merito all'assoluzione delle due funzionarie. “La sentenza – ha scritto la sindaca Laura Castelletti – conferma che le nostre dipendenti hanno rispettato le regole e svolto il loro lavoro con serietà e professionalità. Ho sempre avuto fiducia nella loro integrità e oggi il tribunale riconosce in modo netto la correttezza del loro operato".
Rinnovando la vicinanza dell'amministrazione alle famiglie coinvolte, la sindaca ha assicurato che "il Comune continuerà ad adoperarsi affinché la gestione dei servizi cimiteriali sia sempre più rispettosa e attenta alle persone". Proprio in merito a questo punto, il direttore generale del Comune Marco Baccaglioni ha detto: "Abbiamo già attivato, come struttura, un percorso che rafforzi i processi organizzativi e di comunicazione, con l’obiettivo di evitare future incomprensioni e di assicurare sempre la massima chiarezza verso i cittadini".