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Tassista aggredito per una corsa da 10 euro, identificati i 4 responsabili del pestaggio

Il tassista Stefano Corti è stato aggredito da 4 passeggeri per una corsa da 10 euro. Identificati, si tratta di un padre e dei suoi figli.
A cura di Enrico Spaccini
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Stefano Corti (foto da Facebook)
Stefano Corti (foto da Facebook)

Sono stati identificati i quattro responsabili del pestaggio di Stefano Corti, il tassista 59enne che martedì scorso, 16 maggio, è stato soccorso dalla polizia locale. Si tratta di un padre con i suoi tre figli. Rintracciati dagli agenti, hanno provato a giustificarsi sostenendo di essere stati aggrediti con un coltello Corti. Non solo, avrebbero raccontato anche di essere stati circondati dal 59enne e da altri tassisti. "Tutto falso", ha smentito Corti, "ho i filmati della telecamera installata nell'abitacolo che lo provano".

L'aggressione per una corsa da 10 euro

L'aggressione risale a martedì. Erano le 23:30 circa quando Corti stava percorrendo sul suo taxi via Manzoni a Milano. Quattro clienti lo hanno fermato quando era arrivato all'altezza dell'incrocio con piazza della Scala, chiedendogli di essere portati in un hotel in via Calvi.

Iniziata la corsa, il tassista decide di passare per il centro città attraversando piazza Cordusio e via Mazzini, dirigendosi alla fine verso il corso di Porta Vittoria. Arrivati quasi al termine della corsa, in viale Premuda, i quattro passeggeri lo hanno accusato di aver fatto "il giro di Milano" iniziando così a colpirlo. Il tutto, con il tassametro che segnava dieci euro.

"Il problema della sicurezza che è sotto gli occhi di tutti"

Corti è riuscito a scendere dal veicolo solo dopo qualche istante e dopo i primi colpi, visto che la cintura di sicurezza gli impediva di divincolarsi agilmente. Anche in strada, però, sarebbe continuata l'aggressione sotto gli occhi dei passanti: "Nessuno mi ha aiutato", ha raccontato il 59enne.

Solo all'arrivo della pattuglia della polizia locale i quattro si sono allontanati. Corti ha rimediato traumi per 30 giorni di prognosi. "Sono mesi che prospettiamo al Comune il problema della sicurezza che è sotto gli occhi di tutti ma noi quando vogliono siamo servizio pubblico altrimenti carne da macello", ha commentato Pasquale Zupo, segretario della commissione disciplinare del radiotaxi per il quale lavora Corti, "da tempo suggeriamo presidi fissi della polizia locale in parcheggi molto critici, ma non ce n'è traccia".

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