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Si nascondevano nell’armadio per sfuggire ai maltrattamenti della madre: “Ci fa secchi”, ora a processo

Una donna di 32 anni è finita a processo per maltrattamenti nei confronti dei due figli, di 11 e 7 anni, e lesioni aggravate. A inchiodarla sono i racconti dei bambini, che hanno descritto in maniera lucida le violenze subite.
A cura di Matteo Lefons
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Cercare nascondigli in giro per la casa perché "la mamma ci fa secchi" sarebbe stata una delle attività di due fratellini per sfuggire alle violenze della madre. La donna, comasca di 32 anni, è finita a processo per maltrattamenti nei confronti dei due figli e lesioni aggravate. Tra i tanti episodi che i bambini, un maschio di 11 anni e una femmina di 7, avrebbero subito, c'è quello in cui la donna avrebbe preso per il collo il figlio maggiore provocandogli numerose escoriazioni fino a farlo sanguinare. Questo episodio ha convinto il padre a sporgere denuncia, nell'agosto di due anni fa.

A inchiodare i comportamenti violenti della donna sono i racconti lucidi dei bambini, raccolti da una psicologa incaricata dal Gip (Giudice per le indagini preliminari). Racconti di insulti, minacce, aggressioni e botte da cui sarebbero sfuggiti cercando riparo nell'armadio o in angoli nascosti della loro casa. Per citarne uno, la figlia minore ha descritto il momento in cui ha pensato di essersi spaccata la testa dopo che la madre le avrebbe lanciato il telefono con l'intento di colpirla. Dalle versioni dei due bambini è emersa anche una condizione igienica precaria, oltre all'incuria riguardo al regime alimentare: il maggiore sarebbe sopravvissuto per interi weekend con una mela e una bottiglia d'acqua, mentre la bambina sarebbe stata presa per capelli quando non voleva mangiare.

I genitori erano separati da tempo e avevano ottenuto l'affidamento congiunto dei figli. Il padre però, una volta accortosi delle presunte violenze subite dai bambini, aveva sporto denuncia. La donna dovrà rispondere di maltrattamenti e lesioni aggravati davanti al Tribunale collegiale di Como.

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