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Si cuce le labbra con il filo di ferro, la polizia lo taglia e lo rimpatria: “La mia vita è rovinata”

Intervistato da Fanpage.it, un cittadino tunisino spiega perché ha voluto cucirsi le labbra con il filo di ferro. Per tagliarlo, la polizia lo ha immobilizzato a terra con la forza. Ora è nel suo Paese, ma la famiglia è ancora in Italia.
A cura di Enrico Spaccini
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"Mi hanno fatto male, mi hanno tagliato i fili senza un dottore e poi mi hanno rimandato con l'aereo in Tunisia". Intervistato da Fanpage.it, il cittadino tunisino rimpatriato dieci giorni fa racconta quanto gli è accaduto nel Centro permanenza per rimpatri di via Corelli a Milano. "Ho fatto per due giorni lo sciopero della fame, ora la mia vita è rovinata".

L'episodio al Cpr di via Corelli

A denunciare l'episodio era stata la pagina Instagram Mai più Lager No ai Cpr pubblicando un video in cui si vedevano alcuni uomini vestiti di nero e degli agenti della polizia che stavano tenendo fermo un uomo a terra.

Quell'uomo era questo cittadino tunisino che si era cucito la bocca con un filo di ferro in segno di protesta. Un modo per rendere evidente il suo sciopero della fame, ma che impediva al Cpr di imbarcarlo per la Tunisia.

Così, denuncia la pagina e racconta l'uomo, anziché rivolgersi a un medico lo hanno immobilizzato con la forza a terra e glielo hanno tagliato loro.

Il rimpatrio e la famiglia in Italia

Ora il giovane tunisino è al suo Paese: "Sono qui da dieci giorni", racconta, "sto malissimo". In Italia, infatti, è rimasta la moglie e il loro figlio, "senza soldi, senza niente". Lei vorrebbe tornare a casa, spiega, ma non ha i soldi per pagare il biglietto dell'aereo.

L'uomo spiega di essere stato fermato per un controllo a Bologna. Era tornato in Italia cinque mesi fa, dopo aver vissuto in Germania per otto mesi "per lavoro". Prima ancora era stato per un anno in Italia. Quando lo hanno controllato l'ultima volta, però, aveva con sé ancora quel documento del 2020.

"La mia famiglia vive a Campobasso", racconta, "ero a Bologna per cercare lavoro perché Campobasso è una città piccola. Sono aiuto cuoco, non ho precedenti, non ho commesso reati".

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