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Sì alla vendita di San Siro, il consigliere Monguzzi si dimette: “Traditi i cittadini, ricorreremo alla giustizia”

Dopo il sì per la cessione del Meazza e delle aree limitrofe a Inter e Milan, il Consigliere comunale di Europa Verde Carlo Monguzzi ha annunciato le sue dimissioni dalla presidente della Commissione Ambiente e Mobilità. “È impossibile in queste condizioni poter lavorare al servizio delle istituzioni e dei cittadini”, ha riferito. “Per me la battaglia non è finita, ricorreremo alla giustizia in tutte le sedi possibili”.
A cura di Giulia Ghirardi
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Carlo Monguzzi, consigliere comunale di Milano per Europa Verde (foto da LaPresse)
Carlo Monguzzi, consigliere comunale di Milano per Europa Verde (foto da LaPresse)

"Mi sono dimesso da presidente della Commissione Ambiente e Mobilità", ha riferito a Fanpage.it Carlo Monguzzi, Consigliere comunale a Palazzo Marino per il Gruppo consiliare Europa Verde Beppe Sala Sindaco, dopo la seduta “a oltranza” del Consiglio che si è tenuta lo scorso 30 settembre, in occasione della quale la maggioranza ha votato per la cessione del Meazza e delle aree limitrofe a Inter e Milan con 24 voti a favore. "È impossibile in queste condizioni poter lavorare al servizio delle istituzioni e dei cittadini".

"Provo profonda tristezza perché in tanti anni di presidenza sono sempre riuscito a dare voce a comitati e cittadini che altrimenti non sarebbero stati ascoltati", ha continuato a spiegare il consigliere. "Ma lo strappo dell'altra notte fatto da una parte della maggioranza è stato micidiale ed è arrivata la goccia che ha fatto traboccare un vaso già pieno e ha reciso ogni possibile sintonia: salva Milano, San Siro, tagliola contro i nostri emendamenti per approvare la delibera in fretta, e il cinico ricorso all'aiuto di Forza Italia".

"Stanno regalando la città alla destra: io cercherò in tutti i modi di impedirlo", ha rincarato Monguzzi. Per farlo, il consigliere sottolinea la necessità di tornare agli impegni e alle promesse elettorali, perché "abbiamo tradito la fiducia degli elettori". "Ora tutti chiedono agli altri due verdi di non uscire dalla maggioranza,  prima ci prendono a martellate, ci insultano, approvano le cose più orribili e poi baci baci", ha concluso il consigliere di Palazzo Marino. "I fatti ci vogliono: ritirino la delibera sullo stadio e si scusino. Per me la battaglia non è finita, ricorreremo alla giustizia in tutte le sedi possibili".

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