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Rivolta al carcere di Pavia, 68 detenuti a processo per devastazione: “Danni per 492mila euro”

Sono 68 gli imputati per la rivolta scoppiata all’interno del carcere di Torre del Gallo di Pavia la sera dell’8 marzo 2020, all’inizio della pandemia di Covid-19. Il reato contestato ai detenuti è quello di devastazione e saccheggio. Nello specifico, i danni ammontarono a 492mila euro: durante la rivolta vennero, infatti, danneggiate docce, quadri elettrici, telecamere e pareti, e appiccato il fuoco in diverse parti del carcere.
A cura di Giulia Ghirardi
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Si è tenuta oggi, giovedì 3 giugno, la nuova udienza al tribunale di Pavia nell'ambito del processo per la rivolta scoppiata all'interno del carcere di Torre del Gallo la sera dell'8 marzo 2020, all'inizio della pandemia di Covid-19. Sono ben 68 gli imputati.

Nel corso dell'udienza sono stati ascoltati 3 testimoni, tutti chiamati in causa dai difensori. Si tratta di 3 detenuti che all'epoca dei fatti erano reclusi nella casa circondariale di Pavia e che oggi stanno continuando a scontare la loro pena in altri istituti penitenziari. Nella loro deposizione gli uomini hanno fornito alcuni elementi utili a ricostruire il quadro di quella sera "ad alta tensione", anche se non sarebbero emerse novità particolari rispetto a quanto era già stato riferito in udienze precedenti.

La protesta nel carcere di Pavia si verificò in concomitanza ad altri episodi simili verificatisi in altri penitenziari italiani. I detenuti protestavano contro il blocco dei colloqui, dovuto all'emergenza sanitaria, e le condizioni di sovraffollamento nelle celle che avrebbero aumentato i rischi di contagio. Il reato contestato ai detenuti è quello di devastazione e saccheggio. Nello specifico, i danni ammontarono a 492mila euro: durante la rivolta vennero, infatti, danneggiate docce, quadri elettrici, telecamere e pareti, e appiccato il fuoco in diverse parti del carcere.

Il processo riprenderà con la deposizione degli ultimi testimoni. Seguiranno poi le conclusioni e la requisitoria del pubblico ministero, e le repliche degli avvocati difensori. La sentenza potrebbe arrivare il prossimo 18 dicembre.

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