4.177 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Linee guida di Regione Lombardia: “Niente isolamento per i genitori in attesa del tampone dei figli”

La mamma e il papà di un bimbo che ha fatto il tampone ed è in attesa del referto non dovranno restare in isolamento, così come i suoi amici e compagni di classe. È quanto ha deciso Regione Lombardia, che attraverso una comunicazione dell’assessorato al Welfare ha precisato le nuove linee guida per la gestione del contagio a scuola. Solo in caso di tampone positivo scatterà la quarantena per famigliari conviventi e contatti stretti.
A cura di Simone Gorla
4.177 CONDIVISIONI
Immagine

"I contatti di caso sospetto legati all'ambito scolastico e ai servizi educativi per l'infanzia non sono da porre in isolamento domiciliare fiduciario: ciò si applica sia ai familiari conviventi che ai compagni di classe o ad altri contatti stretti". È quanto ha deciso Regione Lombardia, che attraverso una comunicazione dell'assessorato al Welfare ha precisato che le mamme e i papà di un bimbo che ha fatto il tampone ed è in attesa del referto non dovranno restare in isolamento, così come i suoi contatti e amici.

Il chiarimento arriva dopo che nel corso delle prime settimane di riapertura delle scuole sono stati effettuati 30.257 tamponi a bambini e ragazzi delle scuole lombarde dall’1 al 18 settembre: di questi sono stati accertati complessivamente 439 positività, pari all’1,45 per cento. Le linee guida anti-covid per il settore scolastico sono state inviate alle ATS e, da queste, a tutti gli istituti di ogni ordine e grado.

"In caso di sintomi simil influenzali o sospetti Covid riscontrati nel corso dell'attività scolastica – ha spiegato l'assessore Gallera – viene contattata la famiglia dello studente e rilasciato un modulo di autocertificazione autorizzato dall'istituto da consegnare alla struttura sanitaria dove si esegue il tampone con accesso diretto. Il documento autorizza all'esecuzione del tampone senza prenotazione solo lo studente e non l'intero nucleo familiare".

Se invece è la famiglia ad accorgersi dei sintomi," deve contattare il medico o il pediatra di famiglia il quale, accertata la necessità di dover eseguire il tampone, procede alla segnalazione e all'invio dello studente al punto di accesso diretto più vicino". Le stesse procedure valgono anche per gli insegnanti e per il personale scolastico non docente.

Chi ha effettuato il tampone, in attesa dell'esito, deve rimanere in isolamento. Solo in caso di positività dello studente al tampone scattano le misure d'isolamento dell'intera classe (se l'interessato ha frequentato la scuola nelle ultime 48 ore) e dei familiari e contatti diretti per il periodo di quarantena stabilito dai protocolli anti covid al termine del quale viene eseguito un tampone ai contatti per accertarne la negatività e due tamponi al caso positivo per verificarne l'avvenuta negativizzazione.

4.177 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views