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Picchiato e rapinato dell’orologio di lusso: “Mi hanno massacrato, pensavo di morire”

Un uomo di 58 anni è stato picchiato e derubato del suo orologio di lusso a Milano. Lo hanno massacrato di botte causandogli fratture su tutto il viso tanto da essere sottoposto a quattro ore di intervento chirurgico.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di venerdì 8 marzo un uomo di 58 anni è stato picchiato e rapinato da tre uomini a Milano. In un'intervista al quotidiano Il Giorno, ha raccontato: "Pensavo di morire. Mi hanno aggredito all'improvviso, da dietro, con una violenza tale da buttarmi subito a terra". Lo hanno poi colpito con pugni e calci al volto e gli hanno strappato l'orologio dal polso. L'aggressione è avvenuta in via Paolo da Cannobio a pochi passi da Palazzo Reale, intorno alle 18 di pomeriggio.

Tre uomini, a volto scoperto, lo hanno accerchiato per derubarlo del suo Rolex Daytona da cinquantamila euro. La vittima è stata trasferita al Policlinico dove è stato ricoverato per una settimana. Ha riportato fratture su tutto il viso: "Sono stato sottoposto a un intervento chirurgico in anestesia totale durato 4 ore per il posizionamento di viti e placche alla mascella e allo zigomo. Mi hanno anche rotto il naso e ora devo tenere una stecca finché non sarà tornato a posto". Il 58enne ha ricevuto trenta giorni di prognosi e periodicamente torna in ospedale per alcuni controlli.

"All'inizio non avevo neppure realizzato fosse un'aggressione. Mi sono trovato totalmente spiazzato, lì per lì credevo mi avesse investito una macchina. Quando poi hanno iniziato a darmi calci e pugni ho capito di essere sotto attacco". L'uomo non è riuscito a vedere in viso i rapinatori perché dopo che gli hanno preso l'orologio sono scappati: "Io ero a terra dolorante, pieno di sangue. Però dalle telecamere in strada si è potuto notare fossero in tre, a volto scoperto". 

Due commercianti della zona si sono accorti di quanto accaduto, lo hanno soccorso e chiamato il 112: "Non mi era mai capitato prima d’ora di essere vittima di rapinatori, e faccio il commerciante da anni. Bisogna aver paura anche di venire a lavorare? Io mi sento fortunato, nonostante tutto sono stato dimesso e in qualche modo andrò avanti. Ma se avessero fatto del male a una persona più anziana o fragile? E io stesso ho rischiato, perché cadendo a terra avrei potuto sbattere la testa con violenza. I danni sarebbero stati molti di più, non voglio neanche pensarci".

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