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Picchiata dal vicino perché africana, mozione Pd in Regione: “Si sgomberi l’uomo violento, non la vittima”

Sulla vicenda di Reine Atadieu, diffusa da Fanpage.it, la consigliera Pd Rozza ha depositato in Regione Lombardia una mozione indirizzata al presidente Fontana.
A cura di Chiara Daffini
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Reine Atadieu Djomkam
Reine Atadieu Djomkam

Nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, arriva un gesto concreto a tutela di chi violenza e soprusi li subisce ogni giorno da oltre quattro anni. La storia è quella di Reine Atadieu Djomkam, raccontata nei giorni scorsi da Fanpage.it: una donna di 36 anni del Camerun, insieme alle due figlie di 12 e 19 anni, anche a causa delle sue origini subisce quotidianamente violenza fisica e verbale da parte di un vicino di casa in uno stabile di edilizia pubblica a Pavia.

Stanca di rimanere inascoltata, dopo aver denunciato più volte tanto alle forze dell'ordine quanto all'Azienda lombarda di edilizia residenziale (Aler), proprietaria dello stabile, Reine ha deciso di raccontare pubblicamente la sua storia. E l'ha fatto fornendo le stesse prove video precedentemente sottoposte a Questura e ad Aler. Immagini agghiaccianti, in cui si vede un uomo picchiare la signora Atadieu con un porta giornali e dirle "Se sali ancora di qua ti scanno come un maiale, sei nel mio Paese".

Reine Atadieu Djomkam, durante e subito dopo l’aggressione ad agosto 2025
Reine Atadieu Djomkam, durante e subito dopo l’aggressione ad agosto 2025

La mozione al presidente Attilio Fontana

La vicenda, a cui Aler ha risposto con una puntuale ricostruzione dei fatti a partire da agosto 2025, inizia in realtà a gennaio 2021, con almeno quattro denunce depositate nel corso degli anni. Ed è proprio su questa situazione di pericolo prolungato nel tempo ai danni di un nucleo fragile in un condominio dell'ente regionale che muove la mozione di Carmela Rozza, consigliera al Pirellone in quota Pd.

La nota fa riferimento alla legge regionale del 2016 per la disciplina dei servizi abitativi e ai relativi regolamenti regionali. In particolar modo, riferendosi alla replica di Aler, che si dichiara impossibilitata ad allontanare l'inquilino violento "in quanto non abusivo, ma ospite senza titolo", la mozione afferma: "L’art. 17 del RR 4/2017 (ospitalità) prevede al comma 1 che l’ospitalità sia ammessa ‘per un periodo massimo di sei mesi, per persone non facente parte del nucleo familiare dell’assegnatario'”. Il reale intestatario dell'appartamento in cui oggi vive l'uomo violento è, per stessa ammissione di Aler, "una persona fragile", che ha accolto l'individuo in casa sua "perché sotto minaccia". L'inquilino regolare è poi stato costretto ad andarsene.

"L’art. 23 del RR 4/2017 (occupazione abusiva) – si legge ancora nella mozione – prevede al comma 3 che ‘In caso di occupazione con violenza o effrazione, il Comune o l'Aler intima immediatamente il rilascio dell'alloggio, dando un termine di quarantotto ore. Tale intimazione costituisce titolo esecutivo e non è soggetta a graduazioni o proroghe'".

A tre anni dalla prima denuncia

"Dalla risposta data da Aler Pavia alla denuncia di Fanpage.it – continua la mozione – risulta che si è attivata esclusivamente dopo la denuncia del mese di agosto 2025". La prima denuncia, come ricostruito da Fanpage.it attraverso i relativi documenti, risale però a maggio del 2022 e riguarda violenza inflitta a una ragazzina di 16 anni, la figlia maggiore di Reine.

"Tutte le volte che sono andata in Questura  – aveva raccontato la donna a Fanpage.itho depositato le denunce negli uffici di Aler". E infatti in una mail di marzo 2025, consegnata in versione cartacea alla signora Atadieu, un funzionario Aler sollecita i colleghi sul caso, scrivendo espressamente di aver ricevuto da lei una "nuova denuncia".

Reine Atadieu, dopo l’ultima aggressione denunciata
Reine Atadieu, dopo l’ultima aggressione denunciata

Rozza, "Non è la vittima a doversene andare"

Nelle ultime settimane sembrerebbe che Aler si sia davvero mossa per modificare la situazione, offrendo a Reine e alle figlie un nuovo alloggio lontano dall'inquilino molesto. Su questo punto Rozza nella mozione scrive: "Avendo scelto la strada di cambiare l’alloggio alla signora e lasciando il soggetto violento [nell'attuale stabile], Aler Pavia ha preferito lasciare senza tutela gli altri assegnatari, anziani compresi, che continueranno a subire le minacce dello stesso".

Pare infatti che Atadieu non sia l'unica ad aver paura di questo inquilino. "Aler Pavia – continua la mozione -, nella sua qualità di proprietario dello stabile, doveva rendersi proattivo sia verso le FF.OO [forze dell'ordine, ndr], sia verso Regione Lombardia […]. Né la Legge 16/2016 e né il RR 04/2017 prevedono la mobilità del soggetto leso e del regolare assegnatario nei casi di violenza".

"Al fine di assicurare alla signora e alle sue figlie le dovute tutele di cui hanno bisogno – si legge in conclusione del documento – impegna l'assessore competente a operare con la massima urgenza presso tutti le istituzioni per mettere fine a questa violenza, non cambiando l’alloggio alla signora ma provvedendo allo sgombero del soggetto violento, che rappresenta pericolo non solo a lei ma a tutto il caseggiato".

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