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Picchia e chiude la moglie in uno sgabuzzino e spegne le sigarette sul figlio: a processo un 42enne

Un uomo è accusato di aver picchiato e chiuso in uno sgabuzzino la moglie e di aver bruciato con una sigaretta il braccio del figlio piccolo: è a processo a Mantova.
A cura di Ilaria Quattrone
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Immagine di repertorio
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Un uomo è a processo perché accusato di atti violenti e vessatori nei confronti della moglie e del figlio piccolo. Le violenze sarebbero durate per un anno e precisamente da giugno 2018 a luglio 2019. A finire sul banco degli imputati è un uomo di 42 anni che è residente nell'hinterland di Mantova. La donna si è costituita parte civile.

La donna picchiata e chiusa in uno sgabuzzino della loro abitazione

Sono diversi gli episodi che sono finiti sotto la lente degli inquirenti. Alcuni sono stati raccontati dai testimoni della pubblica accusa. Nella giornata di ieri, venerdì 15 marzo, sono state ascoltate in aula davanti al giudice Gilberto Casari la madre, la cugina e un'amica della presunta vittima.

Stando a quanto hanno spiegato in un'occasione, l'imputato – durante un acceso litigio – avrebbe strattonato e picchiato la compagna e poi l'avrebbe chiusa a chiave nello sgabuzzino della loro abitazione. In un'altra occasione, durante una vacanza in Sardegna, avrebbe malmenato la moglie e l'avrebbe afferrata per il collo. L'uomo avrebbe commesso i fatti spesso sotto l'effetto di sostanze alcoliche.

Bruciature di sigarette sul braccio del figlio piccolo

Un altro fatto contestato riguarderebbe il figlio piccolo. I testimoni hanno affermato che al bimbo sono state trovate bruciature di sigarette s un braccio che gli sarebbe stata provocata dal padre. La seduta è stata aggiornata al prossimo autunno dove sarà ascoltato l'imputato e saranno interrogati anche gli altri testi.

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