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Perché via Monte Napoleone si chiama così e come è diventata la strada più lussuosa di Milano

Oggi “Montenapo”, nel quadrilatero della moda, è casa delle maison di lusso e dell’élite milanese, ma le sue radici sono molto più popolari. Prese il suo nome attuale solo nel 1800: c’entrano un banco dei pegni e, ovviamente, Napoleone Bonaparte.
A cura di Alice De Luca
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Via Monte Napoleone
Via Monte Napoleone

Strada del lusso e della moda, tappa della passeggiata chic per eccellenza: Monte Napoleone è il cuore commerciale della città, casa dell'élite milanese. Ma la via non è sempre stata la "Montenapo" che conosciamo oggi. In passato ha avuto molti altri nomi e ha accolto ospiti molto più popolari di quelli che la abitano oggi. Ma cosa l'ha fatta diventare l'olimpo del lusso e, soprattutto, perché via Monte Napoleone si chiama così? Non ha nulla a che fare con qualche montagna: c'entra un banco dei pegni e, ovviamente, l'onnipresente Napoleone Bonaparte. 

Quando si chiamava Contrada di Sant'Andrea

Per ricostruire la storia di via Monte Napoleone facciamo un passo indietro. In età antica, nelle prime mappe della città di Mediolanum, la strada risulta essere poco più che un sentiero che corre parallelo alle mura romane e al percorso del fiume Seveso, che ora scorre sotto l'asfalto. Nel Medioevo la via si riempie di monasteri e conventi e prende il nome di Contrada di Sant'Andrea. 

L'arrivo degli austriaci e dei francesi: il banco dei pegni

Tutto cambia con l'arrivo degli Austriaci in città, a partire dal Settecento: nel 1783 l'imperatrice Maria Teresa d'Austria fa aprire un banco (o monte) dei pegni in un palazzo al civico 8 della via. Si chiamerà palazzo del Monte, costruito demolendo lo storico Palazzo Marliani. É così che dal Monte camerale di Santa Teresa nacque il nome di via (o contrada) del Monte di Santa Teresa.

Palazzo del Monte al civico 8 di via Monte Napoleone a Milano
Palazzo del Monte al civico 8 di via Monte Napoleone a Milano

La banca, in realtà, durò solo qualche anno. Poi fu la volta della dominazione dei francesi, quando Milano diventò la capitale della Repubblica italiana napoleonica. Nel 1804 Napoleone Bonaparte riaprì il banco dei pegni e gli cambiò il nome in suo onore. Anche la strada venne ribattezzata Contrada Monte Napoleone. Quando gli austriaci riconquistarono il capoluogo lombardo, nel 1815, tolsero il "Napoleone" dal nome, lasciando Contrada del Monte. 

Le Cinque Giornate di Milano e l'unità d'Italia: via Monte Napoleone

Nella prima metà del 19° secolo, la strada diventò palcoscenico e punto nevralgico di una delle proteste più famose della città: le Cinque Giornate di Milano, tra il 18 e il 22 marzo 1848. Qui infatti era stato istituito il quartier generale dei patrioti italiani che si ribellarono contro gli austriaci.

Con l'unità d'Italia nel 1861 e la riforma della toponomastica, la via recuperò il nome precedente, chiamandosi Monte Napoleone. La strada comincia poi a imborghesirsi verso la fine del secolo, quando inizia ad ospitare famiglie sempre più ricche, insieme a famose botteghe di gioielli e antiquari.

Via Monte Napoleone negli anni Cinquanta
Via Monte Napoleone negli anni Cinquanta

Curiosità su via Monte Napoleone

É attorno a questo periodo che via Monte Napoleone comincia ad essere chiamata anche El quartier de Riverissi, in riferimento al gesto di riverenza con il quale i ricchi gentiluomini milanesi si toglievano il cappello per salutare le signore borghesi che qui abitavano. Durante la storia, la strada fu stata abitata da alcuni inquilini famosi, come il poeta Carlo Porta. Leggenda vuole che proprio in questa via Giuseppe Verdi abbia composto il Nabucco, l'opera che lo portò al successo.

Con il tempo la strada diventò il punto di riferimento delle élite milanesi, occupata da negozi di lusso e boutique d'alta moda. Alcune piccole botteghe, però, sono rimaste a ricordare la Milano più popolare che la abitava un tempo, come il Salumaio di Monte Napoleone, oggi trasformato in un ristorante d'alta gamma. Ultima chicca: il regista Carlo Vanzina ambientò qui nel 1987 il suo Via Montenapoleone, un film in cui si intrecciano le storie di alcuni giovani dell'alta borghesia milanese.

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