Perché Davide Fontana potrebbe avere uno sconto di pena per l’omicidio di Carol Maltesi

Si avvicina il processo per Davide Fontana. Da qualche settimana si sono chiuse le indagini e presto il 43enne si siederà sul banco degli imputati con l'accusa di aver ucciso Carol Maltesi. I due erano vicini di casa e per alcuni mesi si frequentavano: lei però avrebbe confessato a lui la volontà di trasferirsi per avvicinarsi a suo figlio avuto in una precedente relazione.
La donna è stata trovato a pezzi in un sacco dei rifiuto in basso a un dirupo. Per due mesi l'uomo però aveva tenuto il corpo in un congelatore comprato pochi giorni dopo l'omicidio.
La richiesta di un processo con rito abbreviato
Ora Davide Fontana, in caso di condanna, punta ad avere uno sconto della pena. L'uomo infatti, tramite il suo avvocato, ha chiesto che vanga processato con rito abbreviato. Questo gli eviterebbe una condanna all'ergastolo.
Fontana punta ad ottenere l'annullamento delle circostante aggravanti e così accedere a un rito alternativo. Per legge quando il reato prevede la condanna a vita, non è possibile accedere al rito che riduce di un terzo la pena. Ma eliminate le aggravanti, potrebbe cadere anche l'ergastolo.
La donna uccisa e fatta a pezzi
L'uomo ha ucciso la donna con una serie di martellate e un taglio alla gola, ne ha conservato i pezzi di cadavere in un freezer ordinato su Amazon prendendo possesso del suo cellulare. Per due mesi ha risposto lui agli amici e parenti della donna: tramite il cellulare di Carol scriveva messaggi inventandosi ogni giorno scuse sulla sua non risposta alle chiamate.
Quando hanno iniziato a insospettirsi, Davide Fontana ha nascosto il corpo in un sacco dei rifiuti e lo ha gettato in un dirupo nel Bresciano. A trovare il sacco era stato un agricoltore della zona.