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Perché Barbara Pasetti avrebbe ucciso Gigi Bici: le prove dell’omicidio

Per gli inquirenti non ci sono dubbi: è Barbara Pasetti ad aver ucciso con un colpo di pistola Gigi Bici, al secolo Luigi Criscuolo, nel novembre del 2021. A inchiodarla, l’arma del delitto e i tanti tentativi di depistaggio.
A cura di Francesca Del Boca
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È l'unica sospettata per l'assassinio di Gigi Bici, inchiodata da prove schiaccianti. Barbara Pasetti, già in carcere a Vigevano per la tentata estorsione dei familiari della vittima, nel novembre del 2021 avrebbe freddato il commerciante di biciclette pavese con una pistola perché quest'ultimo, dopo un assenso iniziale, si era poi rifiutato di uccidere l'ex marito della donna. Nonostante i depistaggi, gli inquirenti non hanno dubbi: è lei l'omicida di Gigi Bici.  Troppe le tracce che la donna ha lasciato dietro di sé.

L'arma del delitto

In primo luogo, c'è la pistola del delitto, con impresse le impronte di Barbara Pasetti: un'arma antica, forse del dopoguerra, fabbricata artigianalmente. Doveva essere probabilmente la pistola da utilizzare per eliminare l’ex marito di Barbara Pasetti Gian Andrea Toffano, e per entrare così in possesso di alcuni dei suoi appartamenti a Milano. L'arma che Gigi Bici (al secolo Luigi Criscuolo) si era procurato per un altro gli è stata rivoltata contro dalla donna: quando ha saputo che Gigi Bici voleva tirarsi indietro e non fare più il sicario, gli avrebbe sparato un colpo letale alla tempia. Uccidendolo sul colpo.

Il disinfettante

Poi ci sono i tentativi di cancellare ogni prova con il disinfettante. Barbara Pasetti avrebbe cosparso Lysoform per ore intorno alla scena del crimine nel cortile della casa di Calignano, frazione di Cura di Carpignano (Pavia). C'è la ripresa delle telecamere pubbliche mentre guida la Polo di Gigi Bici, dopo la denuncia di scomparsa dei parenti: stava andando a nasconderla in un bosco, dopo aver occultato il cadavere tra le sterpaglie. Sia sui rovi che dentro la macchina sono state trovate impronte della donna.

Si agghindava prima delle interviste

Non da meno, un comportamento sospetto nei confronti della stampa e dei giornalisti che, dal ritrovamento del cadavere del 60enne dai rovi ai margini del campo, si sono interessati del caso e hanno trovato una donna desiderosa di parlare, di rilasciare interviste. Secondo la Procura, prima di uscire di casa e di mostrarsi alle telecamere, Barbara Pasetti si truccava e si vestiva come prima di andare in scena. Senza contare le richieste ossessive della donna alle figlie di Gigi Bici, e i successivi tentativi di occultare le conversazioni tra di loro.

"Io non lo conoscevo"

Intanto Barbara Pasetti si professa innocente. Estranea alla fine di Gigi Bici, che riconduce a una banda dell’Est. Nonché estranea in generale, al punto da giurare di non conoscere nemmeno Luigi Criscuolo: "Davvero non lo conoscevo". In carcere è tranquilla, calma, ha tutto sotto controllo. Fa la mamma premurosa, e cuce abitini per il suo piccolo di otto anni (ora affidato ai nonni). E tace: a parlare al suo posto, tante imprecisioni maldestre.

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