“Papà, no”: così la bimba di 10 anni ha cercato di fermare il padre che ha ucciso la moglie a Settala

"Papà, no!". Solo state le urla disperate della bimba di 10 anni che nella sera di sabato 3 maggio a Settala (Milano) ha assistito all'omicidio della mamma da parte del padre, 50 anni, che ubriaco e fuori di sè ha ucciso la moglie in casa con una dozzina di coltellate.
Il grido della piccola è stato sentito da un vicino intorno alle 22 di sabato sera. E sempre la bimba, ora affidata a uno zio materno, circa un'ora dopo l'omicidio è riuscita a chiamare il 118 per avvertire i soccorritori. "Papà ha ucciso mamma", ha detto al telefono. Ma, come emerge dagli atti dell'indagine, "è stata interrotta dal padre" che si è impossessato dell'apparecchio e, "insultando pesantemente" l'operatrice, ha chiuso la comunicazione.
L'uomo, trovato ai carabinieri in evidente stato di alterazione, ha confessato subito. "Minacciava di denunciarmi, sono esploso", ha dichiarato ai militari il 50enne, ora arrestato con l'accusa di omicidio volontario aggravato. E non sarebbe certo stata la prima volta. La donna, 43 anni, che per la Procura di Milano viveva "in stato di sottomissione", aveva infatti già trovato il coraggio di denunciare il marito nel 2022, ma nonostante i comportamenti violenti dell'uomo anche nei confronti dei vicini non era mai stata disposta nessuna misura nei suoi confronti. "La famiglia era già seguita dai servizi sociali, non si poteva fare di più", ha assicurato il sindaco di Settala Massimo Gianfranco Giordano. "Mi era sembrato di capire che non ci fossero situazioni che richiedevano attenzioni ulteriori".
"Si sentivano spesso le grida della piccola, chiedeva aiuto", ha raccontato però la dirimpettaia della famiglia. "La moglie passava per i corridoi sempre a testa bassa, fuggiva via. La piccola invece sembrava tranquilla, accennava pure un sorriso". Anche se, dietro la porta di casa, c'era in realtà l'inferno. "Lui beveva, rendeva la vita impossibile a tutti, anche a noi vicini. Gettava le sedie dal balcone, imbrattava di sangue i muri o picchiava tutta la notte sulle pareti. Era già stato allontanato dalla moglie ma lei, forse per paura di ripercussioni da parte sua, lo aveva fatto tornare a casa".