“Pagati 4 euro all’ora per lavorare nei campi”: chiesti 7 anni per il fondatore di StraBerry per caporalato

La pm di Milano Grazia Colacicco ha chiesto 7 anni di carcere per Guglielmo Stagno d'Alcontres, il fondatore di StraBerry, un'azienda start-up con diverse serre fotovoltaiche situate sui terreni di Cascina Pirola a Cassina De' Pecchi, nel Milanese, accusato di aver sfruttato 73 braccianti impiegati nella coltivazione di fragole, mirtilli, lamponi e more poi venduti a bordo di Apecar.
Stando a quanto riferito, la pm avrebbe chiesto ulteriori pene a 5 anni e 3 anni e 4 mesi rispettivamente per la madre di Guglielmo Stagno e un'altra dipendente, l'unica per cui è stato proposto di riconoscere le attenuanti generiche. La procura ha, infine, chiesto la confisca dell'azienda agricola Cascina Pirola. Questo perché, stando alle accuse, i tre imputati avrebbero sottoposto dal 2018 in poi ben 73 lavoratori, tutti di origini straniere, a "condizioni di sfruttamento, approfittando del loro stato di bisogno", esponendoli a continui insulti e vessazioni.
Secondo le informazioni raccolte nel corso delle indagini, infatti, i tre avrebbero pagato i braccianti "4 euro all'ora" per lavorare nei campi. In più, ad aggravare le condizioni di lavoro, la totale assenza di "servizi igienici" a disposizione e l'essere sottoposti a "metodi di sorveglianza". Contestualmente, i lavoratori sarebbero stati ripetutamente insultati ogni volta che provavano a parlare, ricaricare il telefono o soltanto a bere acqua.