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Omicidio Hayati Aroyo a Sesto San Giovanni, i 3 arrestati lo avrebbero ucciso e bruciato per un video “intimo”

Hayati Aroyo è stato ucciso e bruciato in un appartamento di Sesto San Giovanni (Milano) tra il 22 e il 23 luglio scorsi. In tre sono stati arrestati per omicidio. Secondo gli investigatori, lo avrebbero ucciso a causa di un video intimo di cui il 62enne era in possesso.
A cura di Enrico Spaccini
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Ci sarebbe un video "intimo" dietro l'omicidio di Hayati Hayim Aroyo, l'uomo ucciso con 30 coltellate e carbonizzato nella notte tra il 22 e il 23 luglio scorso in un'abitazione di via Fogagnolo a Sesto San Giovanni (nella Città Metropolitana di Milano). Stando a quanto ricostruito dagli investigatori della squadra Mobile milanese, il 62enne turco sarebbe stato aggredito da Valentina Peroni, suo marito Emanuele Paganini e l'amico Elvis Simon per un filmato che, girato in quell'appartamento, ritraeva la donna durante un incontro con una terza persona e che era conservato da Aroyo. I tre sono stati arrestati tra giovedì 18 e venerdì 19 settembre con le accuse di omicidio aggravato dalla premeditazione, rapina, incendio e distruzione di cadavere.

I festini di Aroyo

L'appartamento in cui è stato trovato Aroyo era in realtà formalmente affittato a uno studente universitario della Bicocca che, poiché sarebbe rimasto lontano da Milano per un mese, l'aveva prestato al 62enne conosciuto da tutti come "Vittorio" o "Vito". Aroyo era cognato di Hüseyin Saral, leader di un'organizzazione criminale turca ucciso a Crotone in un agguato il 31 gennaio 2005 ed era solito organizzare festini in cui si consumava e si spacciava cocaina.

Valentina Peroni (36 anni) e suo marito Emanuele Paganini (38 anni) vivono a Busto Arsizio (in provincia di Varese) e avrebbero conosciuto Elvis Simon (33 anni, originario dell'Albania) in un sito di incontri. I tre, con i primi due con precedenti per truffa e il terzo con precedenti per reati legati all’immigrazione e guida senza patente, erano diventati di fatto conviventi e pare che frequentassero i festini organizzati da Aroyo.

L'aggressione e l'omicidio

Durante uno di questi incontri, però, Peroni sarebbe stata filmata in atteggiamenti intimi con una terza persona e Aroyo avrebbe conservato il video. I tre, temendo che il 62enne volesse difendere questa persona, avrebbero deciso di fargliela pagare. Così, il 22 luglio si sarebbero fatti accompagnare da Busto a Sesto da un amico (risultato estraneo ai fatti).

In base alla ricostruzione formulata dagli investigatori della squadra Mobile di Milano, coordinati dal pm Marco Santini, mentre Paganini faceva da palo, Peroni si sarebbe fatta aprire la porta da Aroyo e avrebbe fatto entrare Simon. Il 33enne avrebbe colpito il 62enne con una coltellata al cuore e poi con altri 29 fendenti. Dopodiché avrebbero versato candeggina per cancellare le tracce e avrebbero appiccato l'incendio. A incastrare i tre ci sarebbero alcuni scambi via chat, i tentativi di spesa fatti con le carte di credito della vittima, i tabulati telefonici e i filmati delle telecamere di sorveglianza.

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