703 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Oltre il danno la beffa: gli inquilini della Torre incendiata a Milano multati per 600 euro

Agli inquilini della Torre dei Moro è arrivata una multa da 600 euro perché ritenuti i responsabili della deviazione della linea 95 Atm costretta a cambiare percorso il giorno dell’incendio.
A cura di Giorgia Venturini
703 CONDIVISIONI
Immagine

Non solo si trovano ancora a dover pagare l'hotel dal costo di circa 1.500 euro al mese, ma ora gli ex inquinilini della Torre dei Moro, andata a fuoco lo scorso 29 agosto, si sono visti consegnare anche una multa da 600 euro da Atm. Il motivo della sanzione? L'incendio quel giorno ha costretto la linea 95 di Atm a cambiare percorso. "La strada era chiusa al traffico per colpa dell'incendio. E siccome le fiamme erano partite da uno dei nostri appartamenti, la multa è stata consegnata al nostro amministratore. Siamo al paradosso, hanno chiesto soldi a noi che siamo le vittime della disgrazia", precisa a Fanpage.it Mirko Berti, il portavoce degli inquilini del grattacielo di via Antonini 32 a Milano. Una volta diffusa la notizia Atm ha subito cancellato la multa: "Ma le loro scuse non sono mai arrivate", si sfoga Berti.

La verità per gli ex inquilini della Torre dei Moro è che "a distanza di tre mesi vediamo ancora ragionamenti assurdi". Gli ex inquilini, che ancora attengono i 400mila euro promessi dal Comune, lamentano anche il fatto che ogni scelta sul risarcimento dipende dal reddito delle singole famiglie. O meglio: quello che chiedono da mesi a gran voce gli ex inquilini di via Antonini è una situazione abitativa il prima possibile. Ad oggi 27 famiglie hanno trovato un alloggio sul mercato privato a spese loro, altre venti, tra cui anche io, sono ancora al Quark Hotel. Altre venti sono ancora da famigliari o amici. Ma per avere questo diritto ci sono due limiti: il reddito complessivo della famiglia non deve essere superiore a 96 mila euro e non deve esserci il possesso di una seconda casa su tutto il territorio nazionale. "C'è chi ci ha detto che i nostri conti correnti non sono andati in fumo. Ma cosa vuol dire? Di sicuro il nostro reddito è cambiato: abbiamo perso tutto. Non abbiamo più una casa, così come tutto quello che avevamo al suo interno. Anche le piccole cose per noi sono una grave perdita".

Immagine

Gli inquilini attendono ancora i 400mila euro promessi dal Comune

Così i soldi continuano a non arrivare: "I 400 mila euro che il Comune dice di aver stanziato in realtà non sono mai arrivati". Ora così ancora 20 famiglie vivono in un albergo che pagano di tasca propria ogni mese 1.500: "Una cifra che ovviamente non è facile pagare". C'è chi non potendo permetterselo è stato costretto a cambiare città facendo ogni giorno chilometri e chilometri in macchina per raggiungere il suo posto di lavoro a Milano. E chi volesse entrare nel palazzo a prendere le ultime cose rimaste "deve scrivere all'amministratore che poi scrive alla procura della Repubblica che poi scrive ai pompieri che fissano un giorno alla settimana per ritirare qualcosa. Deve comunque essere un bene di prima necessità, non si possono prendere mobili, o televisori ad esempio, non ci si può quindi ammobiliare una casa in affitto con quello che si è salvato dall'incendio", conclude Berti.

703 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views