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Morto Mario Caraceni, il sarto che vestì Calvin Klein e la famiglia Agnelli

Si è spento all’età di 95 anni Mario Caraceni, il sarto che ha vestito tutta la famiglia Agnelli, Moratti, Calvin Klein e anche Mike Bongiorno. L’uomo, arrivato a Milano negli anni ’40, si è subito imposto per bravura e professionalità sulla scena sartoriale italiana, diventando in poco tempo uno dei sarti più apprezzati.
A cura di Natascia Grbic
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Si è spento all'età di 95 anni Mario Caraceni, il famosissimo sarto milanese che ha vestito personalità come Calvin Klein, Gianfranco Ferré, Eugenio Montale, Ralph Lauren, Mike Bongiorno, i Moratti, la famiglia Agnelli, Marco Tronchetti Provera. Caraceni era malato da tempo, aveva un tumore che non gli ha lasciato scampo. Cavaliere della Repubblica, membro dell'Accademia dei sartori, della Camera europea dell'Alta Sartoria, aveva frequentato le scuole in Francia, apprendendo il mestiere dal padre, sarto anche lui. Nel 1946 era arrivato a Milano, cominciando la sua sfavillante carriera che l'ha portato a essere uno dei sarti più apprezzati in Italia. "È con grande dispiacere che annunciamo la morte del professor Mario Caraceni – scrive la famiglia in un post di cordoglio – È stato un vero Maestro, ha scritto la storia della sartoria italiana in tutto il mondo. Abbiamo perso un padre, un nonno, ma soprattutto un vero gentiluomo. I suoi insegnamenti sono l'eredità che conserveremo per sempre".

"Voleva raggiungere la moglie Rachele, detta Lina, mancata quattro anni fa, cui soleva cantare ogni sera “La vie en rose” — ha raccontato a Il Corriere della Sera Carlo Andreacchio, genero di Mario Caraceni — Mi diceva con autoironia: “Mia figlia continua a farmi fare esami medici, dicono che sono in forma ma allora di cosa posso morire?". Adesso che Caraceni è morto, ha dichiarato al quotidiano che la loro sartoria – quella che aprì il padre appena arrivato a Milano – non cambierà sede. Ma rimarrà lì, a onorare la memoria del sarto."La nostra tradizione e le nostre radici di famiglia sono salde qui e vogliamo che continuino a crescere. Era il più grande desiderio di Mario e quello che non disattenderemo, l’abbiamo promesso anche a lui, tutti insieme, parenti figli e nipoti, in questi ultimi giorni". E ha poi aggiunto, a ricordo del lavoro di Caraceni e del suo modo di operare: "La cosa più importante non è la fama: è la serietà".

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