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Militanti di estrema destra sfilano per le vie di Milano: in migliaia nel corteo per Sergio Ramelli

Un migliaio di militanti di estrema destra ha preso parte a un corteo per le vie di Milano per ricordare Sergio Ramelli, giovane del Fronte della gioventù ucciso nel 1975 durante gli Anni di piombo.
A cura di Giorgia Venturini
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Oggi lunedì 29 aprile si è tenuta la commemorazione in ricordo di Sergio Ramelli, giovane del Fronte della gioventù ucciso nel 1975 durante gli Anni di piombo. In giornata a Milano c'è stata la cerimonia istituzione in cui ha partecipato, come ogni anno, anche il sindaco Giuseppe Sala: ha preso parte senza la fascia tricolore. Il motivo? Lo ha spiegato così: "La uso veramente poco, ma vengo tutti gli anni in maniera convinta". Poi ha aggiunto: "Ogni anno succede. Ci sono sindaci che la fascia la mettono tantissimo, io la metto pochissimo. Non la metto nemmeno per esempio quando vado alla commemorazione di Brasili o Amoroso per esempio".

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Tra i partecipanti alla commemorazione c'era anche il presidente del Senato Ignazio La Russa che ha commentato in questo modo la mancanza della fascia del primo cittadino: "Mi auguro che prima o poi, prima che finisca il suo mandato, il sindaco Sala venga con la fascia perché noi lo consideriamo come se venisse con la fascia, altrimenti lo considereremmo come uno degli altri e starebbe in fondo". Precisando quindi che al sindaco Sala era stato riservato un posto in prima fila durante la commemorazione in quanto primo cittadino.

La risposta del presidente del Senato non è piaciuta al capogruppo del Pd in Consiglio regionale della Lombardia Pierfrancesco Majorino che ha tenuto a precisare: "Ignazio La Russa si conferma una persona piccola piccola. Già lo avevamo abbondantemente compreso, ma la polemica di oggi, mossa nei confronti di Beppe Sala in occasione del momento di ricordo dedicato alla memoria di Sergio Ramelli, è davvero ridicola e definisce, ancora una volta, il tasso di autorevolezza del Presidente del Senato. C'è da mettersi davvero le mani nei capelli a pensare quale ruolo e funzione oggi ricopra".

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Verso le 21 invece, anche in questo caso come ogni anno, migliaia di persone hanno preso parte al corteo: sono tutti esponenti dell’ultradestra milanese, da Forza Nuova a CasaPound passando per Lealtà Azione. In testa alla sfilata c'era un cartello con scritto: "Onore ai camerati caduti". Il corteo è partito da piazzale Gorini ed è proseguito in via Aselli, in via Amadeo fino a via Paladini dove si è fermato sotto la casa dove abitava Sergio Ramelli.

I partecipanti avevano fiaccole alla mano e marciano in file da cinque. Non sono mancati durante il corteo saluti romani.

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Dalla Questura di Milano fanno sapere che i partecipanti alla manifestazione "giunti alla targa commemorativa, alle 22, i circa 1.500 partecipanti, tutti inquadrati, hanno esclamato, numerosi accompagnando col saluto romano, ‘Presente' per tre volte e poi iniziare a defluire con il successivo scioglimento del corteo. In concomitanza, nel pomeriggio in piazzale Dateo, ha avuto luogo la manifestazione statica promossa dal sodalizio Memoria Antifascista con la deposizione di una corona floreale alla targa dedicata a Gaetano Amoroso in occasione dell’anniversario della sua scomparsa". Poi precisano: "Le manifestazioni, costantemente monitorate dal dispositivo interforze di via Fatebenefratelli, si sono svolte senza momenti di tensione e conflittualità".

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