Lombardia, il report di Google: zona rossa e coprifuoco riducono gli spostamenti
Il coprifuoco entrato in vigore in Lombardia il 22 ottobre e le disposizioni dell'ultimo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha imposto la zona rossa dallo scorso 6 novembre, hanno ridotto notevolmente gli spostamenti all'interno del territorio. E a confermare questo è trend è anche l'ultimo Rapporto sugli spostamenti della comunità fornito da Google Italia. Il report prende in esame il periodo che va dal 27 settembre all'8 novembre. Dall'analisi, che è sulla basata sulla geolocalizzazione e indica come cambiano le visite di alcuni luoghi in ogni area geografica, si registrano minori presenze soprattutto negli alimentari e nei parchi, che nell'ultimo weekend sono stati al centro di nuove polemiche.
Calano gli spostamenti nei ristoranti e nelle stazioni
Secondo il documento nell'ultimo mese e mezzo le riduzioni più importanti in termini di affollamento si sono avute, come ci si poteva aspettare, nei luoghi dedicati al tempo libero (ristoranti, bar, centri commerciali, parchi a tema, musei, biblioteche e cinema) con una percentuale del meno 79 per cento: questo è chiaramente stato causato dal coprifuoco e dalle misure prima regionali e poi nazionali che imposto la chiusura obbligatoria di molte attività, anche prima dell'inserimento della Lombardia in zona rossa. Meno persone anche nelle stazioni ferroviarie, metropolitane e degli autobus dove invece si registra un meno 70 per cento. Dei dati importanti in contrasto con la tesi di chi lamenta una presenza ancora massiccia di cittadini in strada e sui mezzi di trasporto. Nello scorso weekend, a finire sotto l'occhio del ciclone sono stati i parchi che sempre secondo il report di Google però nelle ultime settimane hanno registrato un meno 46 per cento di presenze.
Meno persone anche nei luoghi di lavoro e nei negozi di alimentari
Bilancio positivo anche per i luoghi di lavoro e gli alimentari e le farmacie. Nel primo caso abbiamo un meno 41 per cento, probabilmente dovuto alla decisione di molte aziende private di incentivare lo smart working limitando così la presenza di lavoratori in ufficio, nel secondo invece si registra un meno 50 per cento: le varie app di consegna a domicilio consentono alle persone di aspettare la merce direttamente a casa e tutelano inoltre anche le categorie a rischio. L'unico trend positivo registrato è quello che riguarda le zone residenziali: in questo caso, secondo il report, nelle ultime settimane gli spostamenti sono cresciuti del 19 per cento.