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La Lega usa la sua foto per i manifesti elettorali: “Nessuno mi ha avvisata, sono contraria”

Anna Haholkina, attrice e modella trentenne, ha trovato il suo volto impresso sui manifesti elettorali della Lega. “Non ero stata avvisata, non ne sapevo niente: non voglio che la mia immagine venga utilizzata a fini politici, per nessun partito”, dice a Fanpage.it.
A cura di Chiara Daffini
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Anna Haholkina è una modella e attrice trentenne di origini ucraine, vive in Italia da 18 anni e abita a Rimini. Nelle scorse settimane l'amara sorpresa: il suo volto sui manifesti elettorali della Lega, senza che venisse prima informata. Haholkina aveva però posato per degli scatti da inserire nel portale Shutterstock, che fornisce contenuti multimediali a pagamento ad aziende, enti e cittadini. Abbiamo raggiunto telefonicamente Anna, per chiederle come intende procedere.

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Come hai saputo della tua presenza sulle vie di Milano nei manifesti leghisti?

"Ho molti colleghi e persone che mi conoscono a Milano. Una mattina, circa due settimane fa, hanno iniziato a mandarmi una serie di foto e video dicendomi "Anna guarda, ma fai parte della Lega?". Altri: "Ci sono queste affissioni a Milano? Ma ne sai qualcosa? Ma è normale?" Per fortuna le persone che mi conoscono hanno subito capito che non era una mia campagna promozionale per la politica, bensì una fotografia presa da una piattaforma".

Era la prima volta che ti succedeva?

"Lavoro nel settore già da otto anni e mi è capitato di fare diversi servizi fotografici, ma non ho mai avuto questo tipo di uso di immagini. Ci sono sempre state magari delle promozioni pubblicitarie, pubblicazioni su vari giornali, ma tutto per promuovere prodotti o parlare della vita quotidiana, anche della psicologia, ma non di argomenti che mi esponessero ideologicamente. C'è stato, a dire il vero, qualche volta il rubarmi l'identità per piattaforme come Tinder, però nel momento in cui si segnalava venivano bloccate le persone e finiva lì. Questo è il primo episodio in cui è stata usata una mia fotografia per delle campagne promozionali politiche".

Come hai reagito?

"Ero incredula, perché non ne sapevo nulla. Ovviamente quando vengono acquistate le fotografie e vengono utilizzate, il modello che è rappresentato non sa dove e da chi vengono diffuse. Ho subito cercato di capire, ma il problema è che la fotografa che aveva scattato quella foto ora è in Canada e per ora non mi ha saputo dare nessuna nessuna spiegazione, inoltre lei allora collaborava con uno studio a Kiev, quindi sto facendo tutto un giro immenso per capire da dove sia nato questo pasticcio".

Con Shatter stock hai firmato qualche contratto, per esempio anche su tipo di utilizzo della tua immagine?

"Di solito viene fatto un proforma e tu nell'atto di liberatoria fotografica cedi i diritti per l'utilizzo della tua immagine. Però generalmente tutte le liberatorie firmate finora prevedevano sempre e comunque la clausola che queste foto o video potessero essere utilizzati salvo ai danni all'immagine della persona. Il contratto di Shutterstock, nello specifico, ce l'ha la fotografa che ha scattato la foto, era un documento con firma digitale, salvato sul suo cellulare. Le ho detto che ho urgenza di avere quel contratto per rileggerlo attentamente, ma non l'ho ancora ricevuto. Ovviamente se l'utilizzo fatto dalla Lega fosse nei termini di tale accordo dovrei recedere da quel contratto e sarebbe un problema, perché dovrei far togliere tutte le mie foto finora scaricate dai vari clienti, dal momento che, se non lo facessi, in futuro la mia immagine potrebbe essere utilizzata per qualsiasi comunicazione, anche magari magari per questioni politiche, religiose o, peggio, legate alla criminalità e alla pornografia".

Hai avuto ripercussioni lavorative o personali finora dall'utilizzo di questa immagine per la campagna della Lega?

"Non ancora. Per fortuna, ripeto, le persone che mi conoscono e che hanno lavorato con me hanno capito subito che non non sono io che ho accettato di posare per un partito politico: io non seguo la politica e quindi non è proprio un argomento di cui mi piace discutere".

Sotto una tua foto su Instagram qualcuno ha commentato che se fosse stato il PD non ti saresti lamentata.

"Sì, sembrava quasi una frecciatina offensiva. In realtà sarebbe stata la stessa cosa: io non voglio essere associata a nessun partito politico, ma vale anche per questioni religiose o di qualsiasi altro manifesto che manifestava un pensiero non era mio. Uso la mia immagine per professione, ma non a fini ideologici".

Come pensi di procedere adesso?

"Sono in attesa della documentazione definitiva. Appena l'avrò, la presenterò a un avvocato esperto in copyright e diritto d'autore, che spero mi potrà aiutare. Bisognerà vedere quel documento per ora irreperibile, perché il regolamento generale di Shutterstock dice che ci sono sì delle limitazioni, ma se l'utente che ha acquistato l'immagine aveva l'abbonamento premium potrebbe usare le immagini anche per contenuti sensibili. È da vedere che cosa si intenda per contenuti sensibili. A questo punto il problema allora non sarebbe tanto il partito che l'ha comprata, ma il sito stesso che mette a disposizione le foto in questo modo".

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