61 CONDIVISIONI

La grandine distrugge il raccolto a Milano: “Prima la siccità ora il maltempo, siamo in ginocchio”

L’anno scorso la siccità, quest’anno la grandine: le aziende agricole soffrono i cambiamenti climatici e affrontano gravi perdite.
61 CONDIVISIONI
Immagine

Davide Ceriani è un giovane imprenditore agricolo nell'azienda di famiglia, in attività da settant'anni. Produce latte e dà da mangiare alle proprie vacche il mais che coltiva. Diciotto ettari di mais che fino a venerdì 21 luglio crescevano bene favorite dalle precipitazioni della primavera. Poi dalle 20.50 quindici minuti di grandine hanno distrutto tutto.

Migliaia di euro persi

"Questo mais era alto due metri e venti e adesso è questo", indica sconsolato Ceriani mentre ci mostra il campo di mais distrutto dalla grandine a Melzo, in provincia di Milano. "Questo è l'alimento principale per l'alimentazione delle vacche da latte, abbiamo calcolato che più o meno, solo nella mia piccola azienda a conduzione familiare, sono più di 50mila euro di danni solo di mais, più ovviamente le spese che ci sono già state perché comunque questo mais è stato preparato, seminato concimato, bagnato". Mais che Ceriani dovrà comprare. Anche le strutture dell'azienda sono state danneggiate dal maltempo: la tettoia è stata forata dalla grandine e dovrà essere rifatta.

Dal Covid al maltempo

Il settore dell'agricoltura è stato profondamente colpito negli ultimi anni: dal Covid all'aggressione russa all'Ucraina con i rincari delle materie prime e dell'energia, sono stati tanti i fattori che hanno reso il settore più vulnerabile. L'estate del 2022, quella della siccità, sembrava essere stato il punto più basso. La primavera del 2023 sembrava promettere bene per Ceriani e i suoi colleghi. A rompere l'incantesimo è stato il maltempo con le piogge torrenziali e la grandine. Per Davide Nava, delegato di Coldiretti giovani per Milano, Lodi e Brianza, "dopo le speculazioni e l'inflazioni, ora anche con il cambiamento climatico è un gran peso, dalla siccità agli eventi estremi"

Le incognite

"Il nostro lavoro sta diventando un'incognita, sì, ci sono le assicurazioni, ma così non puoi programmare" spiega Ceriani. "Venerdì sera dopo la grandine non ci siamo detti niente in famiglia, sabato eravamo di nuovo a lavorare, ma una cosa così non l'avevo mai vista, è stato impressionante".

61 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views