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Il caso della donna picchiata dai vigili a Milano

La donna picchiata dai vigili a Fanpage.it: “Sono scappata perché mi hanno strattonata e insultata anche in auto”

“Ho chiesto aiuto, ho detto no, non picchiarmi, sto tranquilla. Ma i poliziotti non sentivano niente, solo botte su botte. E lo spray al peperoncino mi bruciava gli occhi”. È la testimonianza di Bruna, la donna trans presa a manganellate dalla polizia a Milano, a Fanpage.it. “Quello che mi è successo non è giusto, denuncerò”
A cura di Francesca Del Boca
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"Mi insultavano di continuo, mi strattonavano e mi picchiavano". È il racconto di Bruna, la donna trans che è stata presa a manganellate dalla polizia di Milano e immortalata in un video diventato virale, a Fanpage.it. "Non ho ancora denunciato, ma lo farò presto. Perché quello che mi è successo non è giusto".

Cosa è successo ieri? Perché è intervenuta la polizia?

Ero al parco Trotter, e avevo litigato con un ragazzo sudamericano. Mi offendeva con brutte parole ed è partita una discussione. Così è arrivata la polizia per portarmi via.

La versione fornita dalla polizia riporta che in quel momento si era svestita davanti a una scuola.

No, non mi sono denudata né nient'altro. Io e questo ragazzo stavamo solo litigando. Per questo è intervenuta la polizia, e io mi sono lamentata: perché portate via solo me, e l'altro ragazzo no? Mi sono arrabbiata.

La gazzella della polizia, partita dal parco Trotter, all'improvviso si ferma in zona Bocconi. Cosa succede, in quel punto?

In macchina mi lamentavo, gridavo, e loro: "Stai zitta, stai zitta", mi strattonavano, mi insultavano. Ho dato una testata contro il plexiglas, e ci siamo fermati. Lì è arrivata la prima botta. E quando uno dei poliziotti ha tentato di prendermi per i capelli per farmi uscire sono scappata fuori. Mi sono nascosta in un'aiuola nel prato, ma poi gli agenti mi hanno trovata.

La scena vicino all'aiuola è stata ripresa da un video.

Quando mi hanno trovata ho chiesto aiuto, ho detto no, non mi picchiare, sto tranquilla, non ti preoccupare. Ma loro non sentivano niente. Solo botte su botte. E lo spray al peperoncino mi bruciava gli occhi.

Poi cos'è successo?

Poi mi hanno lasciata ammanettata sulla macchina per venti minuti fuori dall'ufficio dei vigili, fino all'arrivo di un rappresentante del consolato brasiliano che aveva già visto il video: mi ha aiutato, mi ha dato da bere e da mangiare. E mi ha detto: Bruna, devi denunciare. Ce l'hai un avvocato?

Adesso arriverà una denuncia, quindi?

Sì, lo farò. Quello che mi è successo non è giusto.

Come ricorda quei momenti?

Avevo un dolore terribile agli occhi. E anche in auto mi hanno colpita insultandomi. Sono stati tutti violenti, mi sentivo una vittima. Tutti leoni, tranne una donna poliziotta. Lei sì che con me è stata buona.

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