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Insulti e grida in strada tra ex fidanzati: lui la picchia e la ragazza finisce in ospedale

I carabinieri sono intervenuti a dividere due ex fidanzati che stavano litigando in mezzo alla strada: il ragazzo ha alzato le mani verso la 25enne che è stata soccorsa dai sanitari del 118.
A cura di Giorgia Venturini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Tutto è iniziato con un litigio in strada, poi le urla e la violenza. Si sta cercando di capire nei particolari quello che è successo nella serata di ieri domenica 5 febbraio verso le 20.30 in via Zanardelli nella centralissima Gardone Val Trompia, in provincia di Brescia. Vittima delle botte è stata una giovane di 25 anni, soccorsa poi dai carabinieri e dai sanitari del 118.

Tra la 25enne e l'ex fidanzato sarebbe scoppiato un diverbio per ragioni ancora tutte da chiarire. I residenti della zona hanno sentito urla e insulti fino a quando non hanno visto l'uomo alzare le mani verso la giovane.

I soccorsi alla ragazza

Come riporta Brescia Today, sul posto si sono precipitati i carabinieri che hanno allontanato i due fidanzati. Pochi secondi dopo sul posto si sono precipitati anche i paramedici del 118 che hanno prestato le prime cure alla 25enne, prima di trasportarla all'ospedale Gardone Val Trompia per alcuni accertamenti. Dall'ospedale la ragazza è uscita con pochi giorni di prognosi.

Spetta ora ai carabinieri fare luce su quanto accaduto: i militari dovranno fare tutti gli accertamenti del caso, solo allora potranno decidere se attivare il "codice rosso" sul caso di maltrattamento.

Condannato un 41enne per maltrattamenti e minacce

Solo pochi giorni fa un uomo di 41 anni è stato condannato a otto anni di carcere per maltrattamenti e minacce nei confronti della ex moglie. Pochi minuti dopo che il giudice ha letto la sentenza l'uomo si è rivolto alla ex e ha urlato: "Ti ho trattata come una principessa, ma quando esco ti ammazzo". Poi, questa volta rivolgendosi non solo alla ex moglie ma a tutti i presenti: "Siano maledetti da Dio tutti quelli che hanno raccontato il falso". Infine, ha mimato con le mani una pistola mentre la polizia penitenziaria lo portava via. Intanto il suo legale è pronto a fare ricorso in Appello.

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