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Umberto e Greta, travolti e uccisi da un motoscafo sul lago di Garda

Incidente Lago di Garda, Fontana incontra i parenti di Greta e Umberto: “Condanne non adeguate”

L’incontro il giorno dopo la sentenza che ha condannato i due turisti tedeschi per omicidio colposo e naufragio.
A cura di Giorgia Venturini
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"È inaccettabile che un vuoto normativo impedisca di infliggere ai responsabili della morte di Greta Nedrotti e Umberto Garzarella una giusta condanna". Così il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana interviene sulla sentenza di ieri che ha condannato i due turisti tedeschi responsabili di aver travolto e ucciso con il loro motoscafo Greta e Umberto. Christian Teismann, il proprietario del motoscafo è stato condannato a due anni e sei mesi, mentre Patrick Kassen, che era ai comanda quella sera, dovrà scontare una condanna a quattro anni e sei mesi.

L'incontro tra Fontana e i parenti delle vittime

Oggi Fontana, 24 ore dopo la sentenza, ha incontrato i parenti delle vittime: "Ho incontrato con il consigliere regionale Gabriele Barucco i familiari dei due giovani che hanno perso la vita la scorsa estate, travolti da un motoscafo guidato da due turisti tedeschi, sul lago di Garda", spiega sulla sua pagina Facebook il governatore leghista. Che poi ha aggiunto: "Ho promesso loro che farò tutto quanto in mio potere affinché venga presto approvata la legge che consenta l’equiparazione del reato di omicidio nautico a quello stradale. Il suo iter è ora fermo all’approvazione avvenuta in Senato lo scorso mese di febbraio, mi batterò, anche in sede di Conferenza delle Regioni, affinché esso possa essere completato". Infine tiene a precisare che "si deve assicurare che in futuro i responsabili di disgrazie come quelle occorse a Greta e Umberto ricevano una condanna adeguata. Una legge non farà tornare in vita i due ragazzi, ma sono certo servirà da deterrente a comportamenti irresponsabili.Sottoscrivete anche voi come me la petizione ‘Giustizia per Umberto e Greta', lanciata sul sito change.org da Rossana Seccabiani e Tatiana Tassi, che ha già raggiunto 133 mila firme, sarà una voce in più che il Governo dovrà ascoltare".

I parenti delusi dalla sentenza

Per tutto il processo la famiglia di Umberto si è costituita parte offesa mentre la famiglia di Greta aveva deciso durante l'udienza di novembre di ritirare la sua costituzione a parte civile una volta ottenuto il risarcimento che si aggira attorno ai 2 milioni e mezzo di euro, mentre per la famiglia del ragazzo a un milione e 300mila euro. Durante le udienze i due imputati hanno chiesto scusa alle famiglie delle vittime. Al termine però della sentenza di ieri i parenti delle vittima hanno detto di non essere d'accordo con la decisione del giudice: "Sono un po’ delusa da questa sentenza – commenta Nadia, la mamma di Greta -, ma è la giustizia italiana e la rispetto, spero che il nostro dramma possa servire a evitarne altri". Stesso pensiero di Raimondo Dal Dosso, avvocato della famiglia Garzarella: "Mi aspettavo una pena più pesante per Kassen e più leggera per Teismann, ma il risultato giuridico è comunque soddisfacente, poiché è stata confermata la colpevolezza dei due imputati. Nessuno di loro potrà dire “Io non c’entravo nulla, come è stata invece per tutto il processo la linea della difesa".

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