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Il sindaco di Maclodio (FdI) non vuole le bandiere di Emergency contro la guerra nelle scuole, l’Ong: “È censura”

Il sindaco Zanetti di Fratelli d’Italia ha chiesto agli istituti scolastici di Maclodio (Brescia) di rimuovere le bandiere della campagna Emergency “R1pud1a”, nata come richiamo diretto all’Art. 11 della Costituzione che sancisce il ripudio della guerra dell’Italia e dei suoi cittadini.
A cura di Giulia Ghirardi
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A sinistra la campagna Emergency "R1pud1a", a destra il sindaco di Maclodio Simone Zanetti
A sinistra la campagna Emergency "R1pud1a", a destra il sindaco di Maclodio Simone Zanetti

Dopo le polemiche scoppiate in occasione dello scorso 25 aprile che non era stato celebrato, una nuova bufera travolge il Comune di Maclodio (Brescia) dopo la decisione del sindaco Simone Zanetti, esponente provinciale di Fratelli d’Italia, che avrebbe invitato gli istituti scolastici della città a rimuovere le bandiere della campagna Emergency "R1pud1a", nate come richiamo diretto all'Art. 11 della Costituzione che sancisce il ripudio alla guerra dell'Italia.

L’iniziativa portata avanti da Emergency è in corso da tempo su tutto il territorio nazionale con l'obiettivo di organizzare una serie di incontri attraverso i quali promuovere "una cultura di pace" e, allo stesso tempo, esporre delle bandiere che, attraverso la sostituzione delle "i" con degli "1", rimandino direttamente all'Art. 11 della Costituzione che sancisce che l'Italia "ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo per risolvere le controversie internazionali".

"In provincia di Brescia hanno aderito alla campagna 10 istituti comprensivi bresciani per un totale di 34 plessi scolastici che vanno dalle scuole primarie fino alle superiori", ha spiegato Annamaria Lanzoni di Emergency Brescia. Tra questi, anche quello di Maclodio, ma con una differenza. "Quanto accaduto a Maclodio non era capitato fino a ora in nessun altro paese", ha ribadito Lanzoni. "Siamo stati informati da un genitore e abbiamo contattato la dirigente scolastica che ci ha confermato come l’invito di togliere le bandiere sia giunto dal sindaco, anche se sulla carta non sarebbe di sua competenza e dovrebbe rispettare l’autonomia delle scuole. Abbiamo realizzato 185 incontri sul tema nel bresciano in questi mesi, riscontrando interesse e partecipazione da parte di migliaia di studenti. Questa è la prima volta che veniamo censurati".

Da qui sono scoppiate le polemiche. Perché, al di là dell'appropriazione di competenze, c'è chi sostiene che la scelta di Zanetti sia una decisione mossa da una precisa idea politica che non è pronta a schierarsi contro tutte le guerre come fatto, invece, da Emergency attraverso la campagna "R1pud1a". Un'idea che, però, poco ha a che fare con l'Art. 11 della nostra Costituzione su cui, tra l'altro, il sindaco ha giurato.

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