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Nuovo stadio di San Siro

Il Comitato Sì Meazza annuncia ricorso contro la delibera: perché la battaglia su San Siro non è ancora finita

Il Consiglio comunale di Milano ha approvato la delibera per la vendita della Gfu di San Siro, stadio Meazza compreso, a Inter e Milan. Il documento non è stato ancora pubblicato, che Luigi Corbani del Comitato Sì Meazza a Fanpage.it ha già annunciato che farà ricorso al Tar: “Sono pronte anche memorie per la Procura e la Corte dei Conti”.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di Claudio Furlan/ La Presse
Foto di Claudio Furlan/ La Presse
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Alle 3:46 di questa mattina, martedì 30 settembre, la presidente del Consiglio comunale di Milano Elena Buscemi ha annunciato che la delibera sulla compravendita della Grande Funzione Urbana di San Siro è stata approvata con 24 voti favorevoli e 20 contrari. Appena in tempo per la scadenza della proposta d'acquisto formulata da Inter e Milan la scorsa primavera. La discussione a Palazzo Marino è durata oltre 11 ore, ma probabilmente la vicenda che riguarda lo stadio ‘G. Meazza' e le sue aree non è finita qua. "C'è un'infinità di punti sui quali basare un ricorso e lo stiamo preparando", ha dichiarato a Fanpage.it Luigi Corbani, presidente del Comitato Sì Meazza: "Dobbiamo aspettare la pubblicazione del documento sull'Albo Pretorio per questioni amministrative, ma stiamo già predisponendo tutti i documenti".

I punti della delibera più discussi e ancora senza risposta

Quando lo scorso 17 settembre la vicesindaca Anna Scavuzzo ha annunciato l'approvazione della delibera da parte della giunta, ha aggiunto che non sarebbero stati accettati emendamenti in quanto avrebbero potuto mettere a repentaglio gli equilibri del contratto. Per la seduta del 29 settembre, però, i consiglieri ne avevano depositati 239: un'enormità. Di questi, solo 25 sono stati effettivamente discussi. Nonostante la durata di quasi 12 ore, l'ultimo dibattito che si è tenuto a Palazzo Marino sembrerebbe non aver trovato risposte a molti interrogativi sollevati non solo dal centrodestra, ma anche da chi si è opposto alla delibera dall'interno della maggioranza come i Verdi.

Come ha spiegato Corbani, i punti ancora non chiari dell'intera vicenda sono numerosi: "Il prezzo di vendita, gli sconti, la rateizzazione della spesa, le agevolazioni concesse, il rifacimento del tunnel Patroclo a scomputo dagli oneri di urbanizzazione, il fatto che non si capisce a chi si sta vendendo un bene pubblico, il controllo se ci siano violazioni delle norme anti-riciclaggio e le volumetrie fuori dalle norme del Pgt".

"L'unica promessa mantenuta è stata la delibera non emendabile"

L'Agenzia delle Entrate ha stimato il valore complessivo della Gfu di San Siro (280mila metri quadri, stadio compreso) pari a 197 milioni di euro. Cifra che, stando alla delibera, verrà versata a rate dalla società. "La prima rata è di 73 milioni di euro e va a coprire il costo del ‘Meazza'", ha spiegato Corbani, "ma in realtà solo di locazione fino al 30 giugno 2030 le squadre dovrebbero pagare 67,5 milioni. In pratica pagherebbero solo 5,5 milioni in più per portarsi via tutto". Poi, ancora: "Il costo per il rifacimento del tunnel Patroclo verrà scalato dagli oneri di urbanizzazione anche se interessa solo a loro e funziona benissimo", ha concluso Corbani, "e gli hanno pure fatto lo sconto di altri 22 milioni di euro".

"L'unica promessa che è stata mantenuta è stata che la delibera non sarebbe stata emendabile, e infatti di 239 ne sono stati discussi solo 25 e ne sono stati approvati pochissimi", ha detto il presidente del Comitato Sì Meazza: "Il sindaco Sala ci aveva promesso un incontro con i club e stiamo ancora aspettando. Abbiamo insistito per fare una gara internazionale dalla quale si potevano ricavare ben altre cifre, ma non è mai stata fatta".

Il ricorso al Tar e le memorie in Procura e alla Corte dei Conti

La delibera, ora che è stata approvata anche dal Consiglio comunale, dovrà essere pubblicata sull'Albo Pretorio. Dopodiché, chi vorrà potrà presentare ricorso al Tar. A farlo sarà sicuramente il Comitato Sì Meazza che, insieme ai Verdi e ad altri comitati cittadini, è pronto a fare fronte unico: "Stiamo valutando anche se fare ricorso alla Corte di giustizia dell'Unione europea per ‘aiuto di Stato illecito‘, perché secondo noi il Comune sta favorendo due società private che dovrebbero stare sul mercato", ha affermato Corbani, "poi abbiamo presentato una memoria per l'esposto che avevamo già presentato alla Procura, dal quale aveva aperto un'indagine, e faremo la stessa cosa con la Corte dei Conti".

In caso di ricorso al Tribunale amministrativo regionale, è possibile che già in fase preliminare possa arrivare la sospensione immediata del provvedimento. Questo si verifica in caso di rischio di danno grave e irreparabile e potrebbe bloccare i lavori nella Gfu di San Siro prima ancora di una sentenza definitiva.

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