I primi effetti del coprifuoco alle 23: le Fonderie Milanesi chiudono, in dubbio altri locali

Si fanno già sentire i primi dolorosi effetti del coprifuoco in vigore da stasera 22 ottobre in Lombardia sui locali di Milano. Alcuni di loro, a causa della riduzione di clientela da poter ospitare e dell'orario di apertura, hanno deciso di non riaprire fino al termine del coprifuoco datata 13 novembre, altri invece cercano di tenere duro per capire l'evolversi della situazione.
Chiuse le Fonderie Milanesi, in dubbio lo Spirit de Milan
Il primo locale a comunicare la chiusura dei propri battenti almeno sino al prossimo 13 novembre è stato quello delle Fonderie Milanesi che in uno stringato post su Facebook ha annunciato: "Ci spiace informare i nostri clienti che, a seguito dell'ordinanza 623 del 21/10, sospenderemo le nostre attività fino al 13 novembre. A presto!". I motivi della chiusura sono presto detti: pochi i clienti da poter accogliere e poco il tempo di apertura concesso dall'ultima ordinanza. Riflessioni in corso invece allo Spirti de Milan e al Mare culturale urbano. Il primo, contattato da Fanpage.it, ha fatto sapere di voler continuare a lavorare almeno per i prossimi giorni per capire l'evolversi della situazione, mentre il secondo, nella persona del suo Ceo Andrea Capaldi, ha fatto sapere che "noi teniamo duro perché la cultura non va fermata, va sostenuta".
Mare culturale urbano: Teniamo duro, la cultura è un bene prezioso
Mare culturale ha poi affidato a sua volta a Facebook un comunicato per avvisare i propri clienti circa una momentanea accessibilità presso le sue strutture, che riguardano anche Mare culturale food hub nelle sedi di Cascina Merlata e Canottieri San Cristoforo. "In questo momento – si legge sulla pagina ufficiale Fb di Mare culturale urbano – crediamo che andare al cinema, a teatro, a uno spettacolo, a un concerto sia fondamentale per gli spettatori ma anche per gli attori, i musicisti, gli scrittori, i grafici, i fonici, per le tantissime persone che lavorano in questo settore e per il nostro stesso futuro". Il motto è sempre lo stesso: "La cultura è un bene prezioso e dobbiamo goderne". Mcu sottolinea poi gli sforzi che come il resto della categoria ha dovuto fare per permettere una riapertura in sicurezza a partire dallo scorso maggio, motivo per cui adesso "cerchiamo di andare avanti". Ribadito infine l'invito a vivere gli spazi all'aperto e al chiuso, con la garanzia del rispetto delle norme e dei protocolli, ovviamente previa prenotazione.