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Evasione di Toma Taulant dal carcere Opera di Milano, indagato il suo compagno di cella 25enne

Si chiama Simone Borella e avrebbe scardinato la rete di protezione della cella dove entrambi erano reclusi e creato una corda artigianale annodando le lenzuola utilizzate in cella con del filo di nailon.
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Le sbarre della cella di Taulant Toma segate per permettere la fuga dal carcere di Opera
Le sbarre della cella di Taulant Toma segate per permettere la fuga dal carcere di Opera

La Procura di Milano ha iscritto Simone Borella, 25 anni, nel registro degli indagati per l'evasione dal carcere Opera di Toma Taulant, 41enne albanese fuggito lo scorso 7 dicembre. Borella, compagno di cella di Taulant, avrebbe aiutato il fuggitivo, ancora ricercato, nella sua fuga. Secondo quanto si apprende, per gli inquirenti Borella avrebbe scardinato la rete di protezione della cella dove entrambi erano reclusi e creato una corda artigianale annodando le lenzuola utilizzate in cella con del filo di nailon permettendo così a Taulant di calarsi dalla finestra. Borella non sarebbe riuscito ad evadere a sua volta non riuscendo a passare dal piccolo varco aperto nella grata a chiusura della cella.

Chi è Simone Borella, il compagno di cella di Taulant e suo complice

Simone Borella, 25 anni, originario di Cuasso al Monte (Varese), oggi è detenuto nel carcere di Opera dopo la condanna in primo grado a 12 anni per tentato omicidio inflitta dal Tribunale di Varese. Secondo l'accusa sparò ad un 27enne ferendolo in modo grave davanti a un bar di Arcisate (Varese) il 5 gennaio 2024 dopo che la vittima era intervenuta in difesa di una ragazza. Armato di un fucile da caccia, Borella sparò un colpo lo raggiunse il 27enne ferendolo gravemente all’addome. I soccordi, giunti sul posto trasportarono la vittima in codice rosso in ospedale. Dalle indagini dei carabinieri e attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza fu individuata l’auto con cui Borella allontanò. Il giorno dopo il 25enne si costituì.

Chi è Taulant Toma, l'uomo evaso quattro volte dal carcere e oggi ricercato

Taulant Toma è alla sua quarta evasione. L'uomo, 41 anni, di origine albanese, è scappato il 7 dicembre scorso dal carcere di Opera a Milano. La sua fuga ha fatto il giro delle cronache nazionali soprattutto per la particolarità con cui è avvenuta. Toma ha utilizzato corde fatte con lenzuola, avrebbe segato le sbarre e poi utilizzato alcuni pali di scopa uniti tra loro e con un gancio all'estremità. Addirittura, c'è chi parla di una dieta che l'uomo avrebbe effettuato nei giorni prima per riuscire a passare tra le grate.

Su Taulant – in carcere per reati legati alla droga, rapine e armi – pendeva una sorveglianza speciale proprio perché non è la prima volta che l'uomo scappa. Nel 2009 era scappato dall'istituto di massima sorveglianza a Terni. Era stato poi ripreso. Nel 2013, poi, le due fughe memorabili. La prima avvenuta il 2 febbraio 2013 dal carcere di Parma. In quell'occasione, era scappato con un connazionale poi ucciso da un gioielliere durante una rapina.

Le ricerche erano durate ben quaranta giorni salvo poi scoprire che era detenuto in Belgio, in attesa di estradizione. Nessuno però era stato avvisato e questo aveva creato alcuni dissapori diplomatici. E proprio in Belgio è poi evaso a dicembre 2013.

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