Emergenza caldo in carcere, la denuncia della Garante dei detenuti: “In cella non si respira, servono ore d’aria”

"Un anno fa è stata spedita una lettera al Presidente della Repubblica dalla casa circondariale di Canton Mombello per segnalare la drammaticità che si vive all'interno dell'istituto di pena bresciano", ha spiegato a Fanpage.it Luisa Ravagnani, Garante dei detenuti nel Comune di Brescia. "Da allora niente è cambiato e, con l'arrivo dell'estate, come ogni anno è tornata l'emergenza caldo".
Pochi giorni fa si è tenuta a Roma, nella sede della Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative regionali e delle province autonome, l'assemblea della Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale che attualmente conta 93 figure di garanzia designate, da Regioni, province e comuni. In tale occasione, "abbiamo chiesto l'attivazione dell'affettività che al momento, a più di un anno della consulta, è presente soltanto a Terni", ha raccontato Ravagnati a Fanpage.it. "Abbiamo chiesto l'indulto per circa 16 mila detenuti con pene brevi e un'apertura delle celle negli orari di maggior caldo perché la sorveglianza dinamica è stata abolita nel novembre 2023 quindi – di fatto – oggi tutti i detenuti che non sono nelle aree a trattamento avanzato devono stare nella propria cella in condizioni di sovraffollamento".
Nel concreto, quello che Ravagnani ha chiesto sono "un maggior numero di ore d'apertura per fronteggiare il caldo in istituti che ancora oggi risultano essere inadeguati. Servono ventilatori e servono frigoriferi. Altrimenti d'estate la vita chiusi in cella è pesante, non riesci a respirare dal caldo", ha riferito la Garante.
"Questo perché c'è una vera e propria emergenza. È triste perché non è qualcosa di nuovo che scopriamo oggi, ma è qualcosa che ci portiamo dietro da tempo. Da anni veniamo considerati tra i carcere peggiori d'Italia e nessuno fa niente. C'è bisogno di un intervento strutturale che non può fare Brescia da sola o Milano da sola. È un un intervento che deve venire direttamente da Roma altrimenti non si risolverà mai", ha concluso con sfiducia la Garante a Fanpage.it.