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Due comuni si uniscono e spuntano più strade con lo stesso nome: ambulanze e postini in tilt

Nel 2019 i comuni di Piadena e Drizzona (Cremona) si sono fusi, senza però modificare la toponomastica. Dopo quattro anni, ci sono ancora sei strade che portano lo stesso nome, causando problemi anche alle ambulanze.
A cura di Enrico Spaccini
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Qualche giorno fa un uomo di 46 anni ha richiesto l'intervento di un'ambulanza perché in shock anafilattico dopo la puntura di un'ape. I soccorsi, però, invece di andare in via Cantarane di Drizzona, sono andati in quella di Piadena a tre chilometri di distanza. I due comuni della provincia di Cremona, infatti, si sono fusi nel 2019 ma da allora non è mai stato risolto il problema delle doppie vie. All'arrivo dei sanitari il 46enne si era già ripreso, ma questo episodio ha di fatto riaperto il dibattito sul problema.

La fusione dei due comuni e le strade con lo stesso nome

Quattro anni fa gli abitanti di Piadena e Drizzona con un referendum popolare hanno deciso per la fusione dei due comuni. Il nuovo municipio, che porta ora il doppio nome, ancora oggi conta sei strade che portano lo stesso nome.

La toponomastica, infatti, è rimasta invariata e nel comune di Piadena Drizzona ora ci sono due vie della Liberà, due vie Borsellino e altrettante vie Falcone, ma anche due via Carlo Albero Dalla Chiesa, due via Piave e due, appunto, via Cantarane.

Dodici casi segnalati

Non si tratta di un problema di poco conto. La vicenda del 46enne di via Cantarane alla fine si è risolta in modo positivo, ma in tutto sono 12 i casi simili segnalati formalmente alle autorità.

Gli errori commessi dal personale medico, per fortuna, sono rari, ma molto più comuni sono quelli relativi alla consegna di pacchi, alla ricezione di bollette o multe da pagare che portano il rischio di finire "in mora".

La questione politica

Dal punto di vista politico, se possibile, la vicenda è ancora più complessa. Come ricostruito da La Provincia di Cremona, la fusione del 2019 era stata ratificata dalla precedente amministrazione di centrosinistra, ma ora la giunta è di centrodestra. "In questi quattro anni cosa ha fatto per affrontare e risolvere il problema", domanda oggi il gruppo di minoranza.

A rispondere è l'attuale sindaco, Matteo Guido Priori esponente di Fratelli d'Italia, che punta il dito contro il suo predecessore. "Quando è stata progettata la fusione, si doveva pensare a ogni dettaglio", afferma il primo cittadino di Piadena Drizzona, "invece per questo problema non c’è una soluzione che non comporti sacrifici, che però sarebbero a carico dei residenti delle vie in questione".

Cambiare i nomi delle vie, infatti, costringerebbe i cittadini a modificare tutti i documenti, cosa che comporta perdita di tempo e denaro. La soluzione, per Priori, quindi è una sola: "Specificare in modo molto chiaro il nome della località, se Piadena o Drizzona", in barba alla fusione.

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