Rivolta al carcere di Como dopo un tentativo di evasione sventato: feriti tre agenti, grave un detenuto

Un gruppo di detenuti nel carcere del Bassone di Como avrebbe dato il via a una rivolta dopo un tentativo di evasione sventato. Tre agenti di polizia penitenziaria sono rimasti feriti, mentre la struttura è stata circondata da forze dell’ordine provenienti anche da Milano.
A cura di Enrico Spaccini
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Le forze dell’ordine fuori dal carcere del Bassone a Como (foto da Facebook)
Le forze dell’ordine fuori dal carcere del Bassone a Como (foto da Facebook)

Il carcere del Bassone di Como è circondato dalle volanti della polizia e dalle pattuglie dei carabinieri provenienti anche da Milano. Stando a quanto appreso finora, all'interno dell'istituto penitenziario un gruppo di detenuti avrebbe dato il via a una rivolta costringendo un agente a rifugiarsi in uno sgabuzzino. Le tensioni sarebbero esplose dopo che questa mattina era stato sventato un tentativo d'evasione. Tre agenti della polizia penitenziaria sono stati già trasportati in codice verde all'ospedale di Cantù, mentre un detenuto è stato soccorso in codice rosso.

Come ha spiegato Gennarino De Fazio, segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, questa mattina "sarebbe stato sventato un tentativo d'evasione" dal carcere del Bassone. Poco dopo, però, "un agente sarebbe stato costretto a ripararsi in uno sgabuzzino, assediato da alcuni detenuti". La situazione sarebbe degenerata al punto che da Milano e da altri istituti lombardi sono stati fatti arrivare rinforzi della polizia penitenziaria in tenuta antisommossa, oltre ai carabinieri, i vigili del fuoco e ai sanitari. Nel tardo pomeriggio, la struttura era circondata dalle vetture delle forze dell'ordine e da sette ambulanze.

I sanitari del 118 sono riusciti a entrare nella casa circondariale e a prestare soccorso a tre agenti di polizia penitenziaria che sarebbero rimasti contusi durante gli scontri. Ci sarebbero feriti anche tra i detenuti, uno dei quali è stato trasportato in codice rosso a Monza. "Quello che sta succedendo era prevedibile", ha dichiarato Domenico Benemia, segretario per la Lombardia della Uilpa Polizia Penitenziaria: "Sono state fatte delle modifiche, è stato rimosso il comandante della Penitenziaria che non era però il problema, perché il problema è a monte. Servono più uomini e una gestione diversa delle risorse a livello regionale".

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