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Vendevano cocaina sulle piste da sci a Livigno: arrestate 12 persone

La polizia di Sondrio sta eseguendo alcune misure cautelari nei confronti di una banda criminale che spacciava droga sulle piste da sci. Sarebbero stati collegati con la mafia di Scutari. Inoltre sui social postavano immagini con armi d’assalto.
A cura di Ilaria Quattrone
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Alcuni frame del video della polizia
Alcuni frame del video della polizia

All'alba di oggi, giovedì 14 marzo, la Polizia di Stato di Sondrio è impegnata dalle prime ore in un'operazione che mira a contrastare un gruppo criminale che opera nel traffico di cocaina in Valtellina. Stando a quanto diffuso in una nota stampa, sono state eseguite misure cautelari a Livigno (Sondrio), Torino e Rimini. In totale ne sono state eseguite dodici: sette in carcere, cinque agli arresti domiciliari e un obbligo di dimora. Tutti sono responsabili di aver trasportato e venduto droga a Livigno, anche nelle piste da sci, destinata sia ai consumatori locali che ai turisti.

Utilizzavano donne che spacciavano con i figli neonati

Le indagini sono iniziate ad aprile 2023 e si sono concentrate a Livigno. Qui vivevano diverse famiglie albanesi che svolgevano professioni insospettabili e ben retribuite tra Livigno e Svizzera. Queste condizioni di apparente legalità, hanno reso l'attività investigativa più complessa. In realtà sarebbero stati collegati a un latitante 26enne ricercato per omicidio, che farebbe parte della mafia di Scutari, che è attratta dalle prospettive economiche offerte proprio dal territorio valtellinese e che avrebbe fornito la cocaina. L'uomo avrebbe gestito il rifornimento della droga.

Lo schema consisteva nell'utilizzare linguaggio in codice (la cocaina al telefono veniva chiamata "bresaola") o limitando le comunicazioni. Una volta arrivata in Valtellina, la droga veniva ritirata da un 40enne che la trasportava fino a Livigno. Veniva poi pesata, divisa in dosi e ceduta agli spacciatori. L'attività era costantemente mediata dallo zio del latitante.

Al trasporto e alla vendita inoltre partecipavano anche le mogli degli indagati. Una di loro è stata sottoposta alla misura degli arresti domiciliari. Per non destare sospetti ed evitare i controlli, trasportavano la droga alla presenza dei figli, minori e neonati.

Le immagini diffuse sui social dove mostravano armi d'assalto

Con un'operazione del 3 dicembre 2023, che è culminata con l'arresto di due uomini, è stato possibile intercettare un chilo di cocaina che era destinato proprio al mercato di Livigno. La sostanza era stata acquistata in un quartiere della periferia di Torino, da un uomo legato a un clan albanese, e trasportata fino in Valtellina. Lo stupefacente sequestrato avrebbe garantito profitti tra gli 80mila e i 100mila euro. Questa indagine ha permesso di monitorare gli spacciatori di Livigno.

I vertici del gruppo criminale, inoltre, pubblicavano sui social media alcune immagini in cui mostravano armi d'assalto e denaro che proveniva dalle attività di spaccio. Nelle prossime ore saranno fornite ulteriori informazioni sulla operazione che sta impegnando le forze dell'ordine.

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