Le foto delle sbarre segate e dei manici da scopa per la fuga: così è evaso il detenuto dal carcere di Opera

Non è stato ancora trovato Taulant Toma, l'uomo di 41 anni che è scappato dal carcere di Milano Opera all'alba di ieri, domenica 7 dicembre. Cittadino albanese, si trovava nell'istituto penitenziario perché accusato di una serie di furti, rapine, armi e droga. Stando a quanto ricostruito fino a questo momento, avrebbe segato le sbarre alla finestra della cella e si sarebbe calato con una fune fatta di lenzuola. Infine avrebbe poi scavalcato la cinta muraria forse con alcuni pali di scopa assemblati tra loro.
A Fanpage.it, sono arrivate infatti una serie di immagini in cui è possibile vedere alcune delle sbarre segate, i pali fissati tra loro e utilizzati per calarsi dalla cinta muraria e, infine, gli strumenti usati per mettere a segno la fuga.

Per Toma, il fine pena era previsto nel 2048. Si trovava al terzo piano del primo reparto del carcere di Opera dove era entrato nel 2023 dopo un trasferito dall'istituto penitenziario di Sassari. Per segare la sbarra, avrebbe usato una lima che avrebbe recuperato nell'area lavoro. Poi avrebbe usato le lenzuola, accumulate forse nei giorni, per calarsi. Poi i manici da scopa, uniti con scotch, e alla cui estremità c'era un gancio per arpionare la cinta muraria e fuggire. Sarebbe dovuto scappare anche il compagno di cella, che all'ultimo ci ha ripensato.
Sempre stando a quanto ha potuto appurare Fanpage.it, su lui vi era "massima sorveglianza" a causa di alcuni precedenti proprio per evasione. Quella di ieri è infatti la quarta. Eppure è riuscito a scappare: ha approfittato del buio e del cambio turno degli agenti. Non è escluso che possa aver avuto un complice all'esterno. Inoltre non avrebbe suonato l'allarme.

Nel 2009 è evaso dal carcere di Terni. Poi è stato trovato e fermato. Il 2 febbraio 2013 era evaso dal carcere di Parma insieme a un connazionale, Frokaj Vamentin, che è stato poi ucciso da un gioielliere durante una rapina. Dopo quaranta giorni di ricerche in Italia e all'estero, la Procura di Parma è stata informata che l'uomo era poi stato arrestato in Belgio dove era in attesa di estradizione.
Anche dal Belgio è poi evaso a dicembre 2013: in questo caso, alcuni detenuti si erano disposti a piramide per farlo scappare. I poliziotti erano stati distratti da un botto. Era poi stato catturato nel 2015. Adesso è ricercato in tutta Italia. La Prefettura ha attivato un piano per trovarlo, perlustrando ogni angolo. La paura è che possa però lasciare il Paese e ricongiungersi con altri gruppi criminali. L'alletta è massima.
