Chi è Lorenzo Kocis La Russa, figlio del presidente del Senato e capogruppo di Fratelli d’Italia a Milano

Ultimamente si parla di lui per un caso di cronaca tutto cittadino, la chiusura del suo cocktail bar in via Vigna a Milano dopo la denuncia dei residenti del palazzo per schiamazzi e musica alta. Ma Lorenzo Kocis La Russa, classe 1995, secondogenito del presidente del Senato Ignazio, sotto la Madonnina è un personaggio già noto da tempo.
Lo è innanzitutto per l'impegno politico, ovviamente tra le fila di Fratelli d'Italia. Dopo la laurea in Giurisprudenza all'università privata Carlo Cattaneo di Castellanza (Varese), dal 2021 Lorenzo La Russa è infatti diventato capogruppo del partito di Giorgia Meloni per il Municipio 1 a Milano, quello che comprende il centro storico racchiuso all'interno della Cerchia dei Bastioni, risultando il più votato del centrodestra meneghino con 241 preferenze. Mentre dal 2020, quando aveva solo 25 anni, è assunto inoltre con il ruolo di coordinatore delle cerimonie alla Fondazione Milano-Cortina 2026. "La Russa me l’ha segnalato il padre, ma mi ha detto: decidi comunque tu", aveva fatto mettere a verbale l’ex amministratore delegato della Fondazione Vincenzo Novari, indagato per corruzione nell'inchiesta sulle Olimpiadi Milano-Cortina. "Si era appena laureato in legge, aveva esperienza in eventi. È chiaro che il suo curriculum non l’ho trovato per terra, ma non c’era alcun tipo di pressione".
Sarà lui, tra i tre fratelli La Russa, il vero erede politico del padre? Probabilmente sì. Ma non è la sola anima del "figlio di mezzo" Lorenzo Kocis Luciano, appassionato di auto d'epoca e di dichiarata fede interista, che con i due fratelli Antonino Geronimo (1980) e Leonardo Apache (2002) condivide il secondo nome della tradizione dei nativi americani.
Nel 2022 il primo figlio di Ignazio La Russa e la seconda moglie Laura De Cicco comincia infatti la sua carriera da imprenditore nel mondo della ristorazione e della vita notturna, rilevando così le quote della società Rinascimento Srl che gestiva il bistrot in via Vigna ma soprattutto il Parea Mare, esclusivo cocktail bar nel cuore del "mare dei milanesi" per eccellenza, Santa Margherita Ligure (Genova). Sua dal 2023 anche la società Smart Spill, che produce per i baristi spritz, moscow mule e gin tonic direttamente in fusti.
E soprattutto, di conseguenza, è ovviamente sua la battaglia a Palazzo Marino contro le restrizioni del Comune ai dehors dei locali e agli orari di chiusura dei bar. "Non è quello di cui Milano ha bisogno", recita uno dei suoi ultimi interventi. "Milano ha bisogno di giovani, non di punire i commercianti che danno anche sicurezza alla città".