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Alberto Genovese arrestato per stupro

L’autista che portava le ragazze da Genovese: “Se mi fossi accorto di qualcosa sarei intervenuto”

Mancava un tassello alla ricostruzione delle feste di Alberto Genovese, cioè chi accompagnava le ragazze a Terrazza Sentimento. Fanpage.it ha parlato con Simone, il suo conducente di fiducia che ricorda di aver portato a casa dell’imprenditore digitale alcune delle ragazze che in tv dichiarano di aver subito le violenze: “Solo quando è scoppiata la notizia ho collegato i puntini. Guardando i talk show ho visto ragazze che ho accompagnato in quella casa diverse volte. Questo devo ammettere che mi ha turbato”.
A cura di Salvatore Garzillo
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Tutti sapevano che in piazza Santa Maria Beltrade, almeno un paio di volte al mese, c’era un gran viavai di ragazze. Per tassisti e autisti privati era una manna dal cielo. Abbiamo incontrato uno di loro, Simone, un ncc (noleggio con conducente) che ha lavorato per Alberto Genovese diverse volte e conosce bene le dinamiche di quelle serate. Compresa la discrezione che bisogna mantenere quando la persona che sale in auto non è in perfette condizioni. "Alcune delle ragazze che ho accompagnato da Genovese le ho riviste in televisione come vittime – racconta a Fanpage.it – Nella vita di tutti i giorni era un professionista esemplare, mai avrei pensato che potesse fare una cosa del genere".

Per Simone la ormai nota Terrazza Sentimento era la casa di un uomo molto ricco ma, di fatto, la considerava un locale come un altro. “Io fondamentalmente portavo le ragazze lì. A volte mi chiamava una sua assistente, qualcuno del suo staff o direttamente lui. Diceva ‘c’è qui una ragazza che alle 2 deve andare dal punto x al punto y'. E io eseguivo. Era un lavoro normale. Anche se le persone che caricavo in auto erano un po’ alticce o alterate da qualche sostanza mi sembrava nell’ordine naturale di feste di un certo tipo".

La valanga di denunce

Alberto Genovese è in carcere dallo scorso novembre, quando la Squadra mobile di Milano lo ha arrestato su ordine della procura per aver drogato e violentato una modella 18enne nel corso di una festa nel suo attico in piazza Santa Maria Beltrade, a pochi passi dal Duomo. Da allora è stato travolto da una valanga di denunce, alcune delle quali ritenute infondate dai pubblici ministeri. "Le ragazze finivano di ballare nelle discoteche e andavano da lui a passare l’ultima parte della serata – continua Simone – Al mattino Genovese mi richiamava e passavo a prenderle. Tutto qui. Se mi fossi accorto di qualcosa sarei sicuramente intervenuto".

I pezzi del puzzle

Il rammarico dell’autista è di non aver dato peso a segnali che ora ritiene avrebbe potuto notare. "Ovviamente quando vedi flotte di modelle e personaggi più o meno famosi che frequentano assiduamente la stessa Terrazza ti fai qualche domanda ma non avrei mai potuto immaginare. Solo quando è scoppiata la notizia ho collegato i puntini. Guardando i talk show ho visto ragazze che ho accompagnato in quella casa diverse volte. Questo devo ammettere che mi ha turbato".

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