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Antonio Di Fazio, il manager arrestato per stupro

Caso Antonio Di Fazio, la studentessa violentata: “Spero di non avere brutte sorprese in Appello”

“Sono contenta che il giudice abbia riconosciuto la discontinuità tra i reati commessi nei miei confronti e in quelli delle altre vittime”: a dirlo è la studentessa di 21 anni che ha consentito l’apertura delle indagini nei confronti di Antonio Di Fazio, l’imprenditore condannato a 15 anni e mezzo.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Spero di non avere brutte sorprese in appello": a dirlo è la studentessa di 21 anni che, grazie alla sua denuncia, ha consentito l'apertura delle indagini nei confronti del manager Antonio Di Fazio. L'imprenditore nella giornata di ieri, venerdì 8 aprile, è stato condannato a 15 anni e sei mesi di carcere. La 21enne si è detta contenta "che il giudice abbia riconosciuto la discontinuità tra i reati commessi nei miei confronti e in quelli delle altre vittime". La giudice infatti ha deciso di condannare Di Fazio per ogni singolo capo di imputazione e ha così sommato le pene previste per ogni violenza. La Procura invece aveva chiesto una pena di nove anni.

Sul cellulare erano state trovate diverse fotografie

Il manager era finito in manette lo scorso maggio: la 21enne era stata convinta ad andare a casa dell'uomo con la scusa di uno stage nella sua società. Mentre si trovavano nel suo appartamento, Di Fazio l'ha drogata con del benzodiazepine e l'ha violentata. Sul cellulare dell'imprenditore sono state poi trovate le fotografie della studentessa e di altre donne.

Il ricorso in Appello

Da quelle immagini si è poi risaliti all'identità di alcune ragazze ed erano tornate a gala i maltrattamenti e minacce che l'ex moglie di Di Fazio aveva subito e denunciato. Alcuni mesi dopo il carcere, il manager è stato trasferito in una comunità. Gli avvocati difensori dell'uomo hanno ritenuto la condanna troppo severa e, dopo aver letto le motivazioni, si dicono pronti a ricorrere in Appello. Un processo di secondo grado che potrebbe confermare o ribaltare la decisione presa in primo grado.

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