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Autista dà fuoco a un bus pieno di studenti

Bus dirottato a San Donato, le motivazioni della sentenza: “Sy ha agito per terrorismo”

Rese note le motivazione della sentenza di condanna a 24 anni di carcere inflitta lo scorso luglio a Ousseynou Sy, l’autista che dirottò e incendiò a San Donato Milanese un autobus carico di studenti delle scuole medie. “Risulta provato che ha coscientemente posto in pericolo di vita gli ostaggi”, si legge nelle 137 pagine delle motivazioni. L’uomo è stato condannato per sequestro di persona con finalità di terrorismo.
A cura di Chiara Ammendola
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"Risulta provato che ha coscientemente posto in pericolo di vita gli ostaggi", è quanto si legge nelle 137 motivazioni della sentenza di condanna a 24 anni di carcere inflitta lo scorso luglio dalla Corte d'Assise di Milano a Ousseynou Sy, l'autista che dirottò e incendiò a San Donato Milanese un autobus carico di studenti delle scuole medie.

L'accusa di sequestro con finalità di terrorismo

Non vi è la prova che lui abbia appiccato l’incendio al pullman intriso di benzina né che volesse uccidere 50 bambini della scuola media Vailati, due professori e la bidella ma i giudici lo hanno riconosciuto colpevole di sequestro di persona con finalità di terrorismo, attentato con finalità terroristiche e non strage. L'uomo, spinto dall'odio nei confronti dell’ex ministro Matteo Salvini e dal suo desiderio di "vendicare i morti in mare" da giorni aveva preparato il suo piano "per condizionare i pubblici poteri in relazione alle politiche in materia di accoglimento degli stranieri ed intimidire la popolazione".

L'attentato di San Donato Milano il 20 marzo 2019

I fatti risalgono al 20 marzo 2019. Quel giorno a bordo del bus di Autoguidovie condotto da Sy c'erano una cinquantina di studenti della scuola media Vailati di Crema, accompagnati da due insegnanti e una bidella. All'altezza di San Donato l'autista aveva dirottato il mezzo minacciando i presenti con un coltello, legato tutti i passeggeri con fascette da elettricista e cosparso liquido infiammabile a terra. Un piano criminale fallito grazie soprattutto al coraggio dei ragazzini e dei loro accompagnatori. Due studenti, Adam e Ramy, che hanno poi ricevuto la cittadinanza italiana per il loro gesto Adam, erano riusciti ad avvertire i genitori e i carabinieri e indicare la posizione del pullman. A quel punto i militari erano riusciti a bloccare il mezzo e evacuare tutti i presenti pochi istanti prima che prendesse fuoco.

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