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Inchiesta sull’urbanistica a Milano

Boeri a Sala: “A Milano troppi senzatetto, parla con il tuo assessore”. Il sindaco: “Capisco”

Ci sono anche le chat tra Stefano Boeri e Beppe Sala agli atti dei pm che indagano sull’urbanistica a Milano. L’archistar, ex candidato sindaco nelle primarie Pd del 2011: “Bisognerebbe dire a Majorino che più trattiamo con i guanti gli homeless più ne arrivano. C’è una costante migrazione verso Milano”
A cura di Francesca Del Boca
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Stefano Boeri e Beppe Sala
Stefano Boeri e Beppe Sala
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Ci sono anche le chat tra l'architetto Stefano Boeri e il sindaco di Milano Beppe Sala agli atti dei pm Petruzzella, Clerici e Filippini, coordinati da Tiziana Siciliano, che da anni portano avanti la maxi inchiesta sull'urbanistica a Milano. Città dove, per chi indaga, vige di fatto un vasto "sistema di speculazione edilizia" che da tempo vedrebbe (a vario titolo) la collaborazione di dirigenti comunali, membri della Commissione Paesaggio e politici (tra cui l'assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi) nel favorire interessi privati di architetti e costruttori per la "riqualificazione" di intere aree cittadine e la costruzione massiccia di palazzi, condomini e torri non sempre a norma di legge.

Conversazioni, quelle tra i due indagati, andate avanti tra il 2017 e il 2023. Chiacchiere via messaggio in cui Boeri e Sala si confrontano di frequente su progetti urbanistici cruciali della città (stadio di San Siro in primis) ma anche su questioni di vita quotidiana e problemi di lavoro, viaggi all'estero, eventi, amicizie comuni. E, in qualche caso, persino questioni politiche. "Se posso permettermi", scrive infatti nell'estate del 2018 l'archistar del Bosco Verticale, nonché candidato sindaco di Milano alle primarie 2010 per il Partito Democratico sconfitto da Giuliano Pisapia e assessore alla Cultura dal 2011 al 2013 con il centrosinistra, "bisognerebbe dire a Majorino (al tempo assessore alle Politiche Sociali della prima giunta Sala, ndr) che più trattiamo con i guanti gli homeless più ne arrivano. C’è una costante migrazione verso Milano, perfino Genova si sta svuotando…". 

Una questione politica, sì, o forse pur sempre urbanistica. Visto che la presenza fitta di persone ai margini della società, mendicanti e senzatetto senza dubbio stride con l'immagine futuristica della Milano capitale europea, costruita soprattutto con il cemento dei grattacieli e costosissimi appartamenti. Quel "modello Milano" sempre più esclusivo e sempre più su misura di super ricchi, manager, vip, investitori esteri e grandi patrimoni familiari, a tutto beneficio di chi queste case le edifica, le gestisce, le vende a caro prezzo. "Capisco", replica comunque il sindaco Sala all'ex assessore dem di Milano, promettendo di "fare il punto" con Majorino nei prossimi giorni.

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