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Bambino di 6 anni scappa da scuola con la scusa di andare in bagno e torna a casa

“La scuola, completamente senza sorveglianza e con i cancelli aperti, non si è accorta che il bambino era uscito e ritornato a casa. Tragedia sfiorata”. È successo in zona San Siro a Milano.
A cura di Francesca Del Boca
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Immagine di repertorio
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"Maestra, posso andare un attimo in bagno?". Una domanda semplice, che ogni insegnante si sente rivolgere decine e decine di volte ogni giorno dai propri studenti. Stavolta, però, sarebbe stato l'inizio di una vera e propria fuga. 

Scappato da scuola con la scusa di andare in bagno

Protagonista un bambino di soli 6 anni, alunno della scuola elementare di via Carlo Dolci a Milano (zona San Siro). Che ieri mattina sarebbe letteralmente scappato, con la scusa di andare in bagno, senza che nessuno abbia fermato la sua corsa: né i cancelli dell'istituto, che erano evidentemente aperti, né i bidelli o il personale scolastico nei corridoi. In primo luogo la stessa maestra, che non si sarebbe nemmeno accorta che il piccolo era assente in classe da ormai troppo tempo. Complice, probabilmente, l'ultima campanella che sarebbe suonata di lì a breve, e il caos dell'uscita da scuola.

"La scuola, completamente senza sorveglianza e con i cancelli aperti, non si è accorta che il bambino fosse uscito e ritornato a casa", ha raccontato un genitore a MilanoToday. "Un tempo molto lungo, durante il quale poteva consumarsi una vera tragedia".

Il bambino di 6 anni è tornato a casa

Destinazione: casa dolce casa, che dista solo un centinaio di metri dall'ingresso della scuola. Un tragitto semplice, che il bambino è stato in grado di percorrere senza mettersi in pericolo.

Si può solo immaginare lo stupore dei genitori nel ritrovarsi il figlio di 6 anni davanti al portone di casa, mentre lo immaginavano al sicuro sui banchi. "Erano furiosi per la gravità dell'evento", riportano le voci. Il padre allerta la polizia, i toni con i responsabili dell'istituto si fanno accesi.

La storia, al momento, sembrerebbe comunque rientrata. Unico strascico: una nuova circolare della preside dell'Istituto Luigi Cadorna sulla sicurezza dei cancelli, che fissa orari precisi di chiusura (tassativamente ore 8.35 per la primaria) e impone la vigilanza sulle aperture.

Cancelli chiusi per "ripetuti episodi di violenza sociale"

Del resto, non c'è pace sul fronte dei cancelli dell'istituto milanese di via Carlo Dolci. Non è la prima volta, infatti, che salgono alle cronache: solo un anno fa, la dirigente scolastica era stata costretta a chiudere le porte della scuola e vietare l'ingresso ai genitori dei piccoli studenti nel cortile. Il motivo? "Ripetuti episodi di violenza sociale". Tra cui due mamme che si sono schiaffeggiate davanti agli alunni, mentre i bambini si picchiavano con i rami strappati dagli alberi del giardino.

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