Avvicina una minorenne sul treno, le Infila le mani tra le cosce e poi la bacia: condannato un pensionato
L'ha avvicinata su un treno, le ha infilato le mani tra le cosce, l'ha afferrata per il collo e poi baciata: è questa la sequenza di violenze che una ragazzina di appena 17 anni ha subito da un uomo di 65 anni. Il pensionato, originario della Bassa Bresciana, è stato condannato a tre anni e due mesi dalla Procura di Brescia per violenza sessuale aggravata.
I fatti risalgono al 3 giugno 2021 e sono avvenuti sul treno regionale Brescia-Parma. La 17enne, originaria di Casalmaggiore (Parma), è stata presa di mira alla stazione di Ghedi. Una volta saliti sul convoglio, il pensionato si è seduto accanto a lei. E dopo pochi minuti, l'ha molestata e palpeggiata.
L'ha salvata il capotreno
A bloccarlo e salvare l'adolescente, è stato il capotreno che era stato avvertito da alcuni passeggeri. Sono stati poi chiamati i carabinieri che hanno fermato l'uomo e aperto le indagini. Gli inquirenti lo hanno poi rinviato a giudizio. Durante il processo, il 65enne aveva detto di essersi avvicinato per chiederle una sigaretta: "Le ho solo fatto dei complimenti dicendole che era una bella ragazza".
Sempre in aula ha detto: "Poi sul treno mi sono seduto vicino a lei solo per chiacchierare. Sì, le ho messo una mano sulla coscia, ma non è successo niente". Il pensionato avrebbe affermato che a un certo punto sarebbe arrivato il controllore che avrebbe detto alla giovane di seguirlo: "Io so solo che sul treno erano presenti dei ragazzi marocchini che mi hanno insultato e picchiato, e sono stato io a chiamare i carabinieri".
Parole a cui i giudici non hanno creduto, condannandolo e non riconoscendogli le attenuanti.