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Assunti per errore dall’Università Bicocca e licenziati dopo 4 mesi: “Intanto abbiamo rinunciato ad altri lavori”

A febbraio l’Università Statale di Milano-Bicocca ha annullato 13 contratti a tempo indeterminato firmati solo 4 mesi prima. Al momento della stabilizzazione, è stato commesso un errore nell’applicazione del cosiddetto Decreto Madia. Gli ormai ex dipendenti si sono ritrovati da un giorno all’altro senza lavoro e senza stipendio.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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L'Università Statale di Milano-Bicocca ha annullato i contratti di 13 membri del personale tecnico amministrativo e bibliotecario assunti a tempo indeterminato quattro mesi prima. La risoluzione unilaterale è stata firmata dai vari dipendenti il 23 febbraio scorso, dopo che a ciascuno di loro era stata comunicata l'esistenza di un errore nell'applicazione dell'art.20 del cosiddetto Decreto Madia sulla stabilizzazione dei lavoratori precari degli enti pubblici. Come appreso da Fanpage.it, le persone coinvolte sono rimaste senza stipendio da un giorno all'altro. C'è chi ha dovuto bloccare mutui e finanziamenti e, come se non bastasse, non hanno diritto all'indennità di disoccupazione perché per i lavoratori assunti a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione non è prevista.

Il procedimento di stabilizzazione dopo i 36 mesi di precarietà

L'intera vicenda ha inizio nel luglio del 2020. Milano era ancora in piena epoca Covid-19 quando i 13 coinvolti in questa storia hanno sostenuto e superato il concorso per un contratto annuale (rinnovabile fino ai 36 mesi) nel personale tecnico amministrativo e bibliotecario. La rettrice era già Giovanna Iannantuoni, dal 2023 anche presidentessa della Conferenza dei rettori delle Università italiane (Crui).

L'art.20 del Decreto Madia consente di attivare le procedure di stabilizzazione per chi lavora nella pubblica amministrazione fino al 31 dicembre 2023 nel caso in cui questa avvenga senza concorso, oppure fino al 31 dicembre 2024 nel caso di presenza di un concorso. A febbraio del 2022, i 13 ricevono una mail da parte di figure ai vertici dell'area tecnica amministrativa con la quale vengono rassicurati sul fatto che nel 2023 sarebbero stati stabilizzati, poiché sarebbe uscito il bando.

I 13 maturano i 36 mesi necessari per l'assunzione a settembre del 2023 ed entro i primi giorni di ottobre tutti firmano il contratto a tempo indeterminato con l'Università Statale di Milano-Bicocca.

L'annullamento dei contratti

L'11 gennaio, però, arriva dal segretario del direttore generale dell'Ateneo Cristiano Nicoletti, che non è funzionario pubblico ma figura manageriale, che convoca singolarmente i nuovi assunti. Dopo un breve colloquio, a ciascuno di loro viene comunicato che i contratti a tempo indeterminato che avevano firmato appena quattro mesi prima non avrebbero dovuto essere fatti. Qualcuno nell'ufficio del personale aveva sbagliato e nel documento della risoluzione del contratto viene esplicitamente dichiarata "l'esistenza di un errore nell'applicazione dell'art.20 comma 1, D.Lgs n. 75/2017".

L'art.20 del Decreto Madia prevede che il lavoratore per essere stabilizzato deve aver maturato i 36 mesi di dipendenza entro e non oltre il 31 dicembre 2022 e che avrebbero potuto stipulare quei contratti entro il gennaio del 2023. Così, da un giorno all'altro, senza i tre mesi di preavviso e senza più possibilità di avere la Naspi (l'indennità di disoccupazione), 13 persone si sono ritrovate senza stipendio e senza lavoro.

Che fine hanno fatto i 13 senza lavoro?

Secondo quanto appreso da Fanpage.it, a nessuno dei 13 dipendenti coinvolti è stata proposta una soluzione alternativa. Alcuni di loro ora stanno studiando per poter partecipare a un altro concorso pubblico nella speranza di poter rientrare nell'Università, ma si sono iscritte centinaia di persone. Altri sono riusciti a essere ripescati da altre graduatorie per altri concorsi a cui avevano partecipato di propria iniziativa in tempi non sospetti. Circa sette persone, però, sono rimaste senza niente in mano.

Ora una delle strade che gli ormai ex dipendenti dell'Università Statale di Milano-Bicocca stanno valutando di percorrere è quella che porta a un'aula di Tribunale, per far presente che oltre ai danni morali ed economici, i 13 avrebbero subito quella che in gergo si chiama "perdita di chance". Infatti, dalla mail di febbraio 2022 che li rassicurava circa l'assunzione fino a febbraio 2024 quando hanno firmato la risoluzione unilaterale del contratto, gli interessati non hanno cercato un altro lavoro e non hanno avuto motivo di partecipare ad altri concorsi, certi della stabilizzazione.

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