Ambrogini d’oro, i Verdi indossano la maglietta di Ramy Elgaml mentre si premia la radiomobile dei Carabinieri

Nessuna protesta plateale, nessuna tensione alla cerimonia di consegna degli Ambrogini d'oro, le onorificenze conferite dal Comune di Milano ai suoi cittadini più meritevoli. C'è però, al Teatro dal Verme, la solidarietà silenziosa di chi non ha scordato Ramy Elgaml, morto a 19 anni cadendo dallo scooter guidato da un amico durante un inseguimento dei Carabinieri il 24 novembre 2024.
Gorini, "Non è polemica, ma il riconoscimento mancato finora"
"Ramy vive" si legge sulla t-shirt indossata dal consigliere di Europa Verde – Verdi Milano Tommaso Gorini, che dice a Fanapge.it: "Una settimana fa sono stato insieme alla collega Francesca Cucchiara alla cerimonia popolare in ricordo di Ramy Elgaml, nel quartiere Corvetto, e il fratello di Ramy ci ha regalato questa maglietta. Abbiamo così pensato di portare Ramy in un posto importante per la società milanese quale la cerimonia di consegna degli Ambrogini d'oro, per simboleggiare la nostra vicinanza a questa storia e alla famiglia Elgml".
Manifestazione di solidarietà che arriva però proprio nella sala dove riceve l'attestato il nucleo radiomobile del Comando provinciale dei Carabinieri di Milano, di cui fanno parte anche i sette carabinieri indagati per la morte di Ramy Elagml.

"Se c'è chi ha voluto utilizzare quell'Ambrogino [al nucleo radiomobile dei Carabinieri, ndr] per fare polemica, quello non sono io – chiarisce Gorini -, io volevo portare in questa sede simbolica un'altra idea di città, un ragazzo di un quartiere fragile che ha avuto una morte terribile, per dire che anche questa è Milano e per dare a Ramy Elgaml e alla sua famiglia un riconoscimento istituzionale che finora è mancato".

Sala, "Non classifichiamo buoni e cattivi"
Sul tema dell'Ambrogino al nucleo radiomobile, interviene, al termine della cerimonia, anche il sindaco Beppe Sala: "Capisco le polemiche, ma i singoli fanno il loro dovere e infatti li ho salutati sottolineando questo, l'importanza della responsabilità del singolo. Si tratta di un corpo con una storia importante, si può anche sbagliare nella vita, però non bisogna dimenticare che mettersi sul fronte in situazioni di pericolo vuol dire tanto per la nostra comunità".
Ancora, sulla t-shirt indossata dal consigliere Gorini: "Ognuno di noi qua rappresenta il suo pensiero – ribadisce il primo cittadino -, io continuo a pensare che la storia di Ramy comunque meriti giustizia e che la sua sia una famiglia esemplare, non vorrei però correre il rischio di classificare tra i buoni e i cattivi gli uni e gli altri".
Per Ramy poster comparsi nella notte
Quella del consigliere Gorini non è stata l'unica manifestazione di solidarietà nei confronti di Ramy Elgaml e della sua famiglia. Nella notte tra il 6 e il 7 dicembre, giorno di consegna delle onorificenze milanesi, sono comparsi due poster dell'artista-attivista Cristina Meyer, uno nel quartiere Corvetto, l'altro affisso a un'edicola a pochi passi dal Teatro Dal Verme.
"Chiediamo pane e cultura, ci date polizia" è scritto sotto al disegno che raffigura Ramy Elgaml mentre sorride e con la mano destra fa il gesto della V (segno di vittoria e di pace).
