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Ambientalisti disegnano un cuore con il letame davanti al Pirellone: “Regione e clima, amore tossico”

Gli attivisti di Extinction Rebellion hanno disegnato con il letame un cuore all’ingresso del grattacielo Pirelli. “Amore vuol dire cura e rispetto”, hanno scritto gli ambientalisti, “quello che Regione Lombardia e il governo non stanno dimostrando”.
A cura di Enrico Spaccini
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Il cuore di letame di Extinction Rebellion davanti al grattacielo Pirelli (foto da Instagram)
Il cuore di letame di Extinction Rebellion davanti al grattacielo Pirelli (foto da Instagram)

Un grande cuore di letame è comparso questa mattina a Milano davanti al grattacielo Pirelli, sede del Consiglio di Regione Lombardia. Si tratta del regalo per San Valentino che gli attivisti di Extinction Rebellion hanno voluto fare alla giunta guidata da Attilio Fontana con tanto di dedica impressa su uno striscione: "Regione e clima, amore tossico". "Vogliamo fare una dichiarazione d'amore al genere umano", hanno scritto gli ambientalisti in un post pubblicato su Instagram, "impegnamoci a rispettare noi stesse e le altre persone che non sono al potere, anche quando non si comportano come vorremmo. Se saremo in tante persone a pretendere un’inversione di rotta, avremo più voce e più forza per non essere ignorate".

La protesta di Extinction Rebellion Milano

Il blitz andato in scena davanti al grattacielo Pirelli e stato accompagnato da uno simile avvenuto all'ingresso di Cassa depositi e prestiti a Torino. Nel capoluogo piemontese c'era un'attivista mascherata da Cupido, mentre gli altri si sono occupati di scaricare sacchi di sabbia e balle di fieno. In quello lombardo, invece, a occupare la scena è stato il cuore fatto di letame.

"Amore vuol dire cura e rispetto", affermano gli attivisti di Extinction Rebellio, "quello che Regione Lombardia e il governo non stanno dimostrando". Gli ambientalisti puntano la loro attenzione sugli ultimi dati pubblicati in merito alla qualità dell'aria a Milano e in tutto il territorio regionale. "L'aria è irrespirabile ormai da decenni", sottolineano, "chi si è succeduto alla guida della regione negli scorsi decenni non ha messo in atto provvedimenti strutturali adeguati a limitare l’inquinamento dell’aria. Anzi, ha investito e investe ancora in infrastrutture per il trasporto su auto".

Le politiche "criminali" e la risposta dell'assessore Maione

Sotto attacco, appunto, c'è anche l'operato del governo che "va nella stessa direzione". All'esecutivo guidato da Giorgia Meloni gli attivisti criticano "la scelta di diventare hub del gas" che, affermano, " va contro le raccomandazioni della comunità scientifica di ridurre il prima possibile le emissioni di CO2. Nel mentre, lo sviluppo di infrastrutture per produrre energia elettrica da fonti rinnovabili è sostanzialmente fermo".

A fronte di queste politiche definite "criminali", l'assessore regionale all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione, con un comunicato ha voluto rispondere all'azione degli ambientalisti. "Accogliamo stimoli e suggerimenti ma la questione ambientale si affronta con politiche di sistema, non con slogan e improvvisate in costume", ha dichiarato Maione, "la Regione ha investito 19 miliardi di euro negli ultimi cinque anni su politiche legate al miglioramento delle condizioni ambientali e al contrasto ai cambiamenti climatici".

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