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Mary muore a 53 anni uccisa con una mazza da baseball dal figlio 21enne: “Credevo fosse un intruso”

Thomas J Summerwill, 21enne di Campton Hills, alla periferia di Chicago, è accusato di aver ucciso sua madre Mary, 53 anni, colpendola più volte alla testa con una mazza da baseball. Secondo il suo avvocato difensore, il ragazzo avrebbe scambiato la donna per un intruso nella sua camera da letto e l’avrebbe aggredita: “Avevano un bel rapporto”.
A cura di Ida Artiaco
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Thomas Summerwill e la madre nel 2015.
Thomas Summerwill e la madre nel 2015.

Ha ucciso a colpi di mazza da baseball la mamma, ma solo perché l'avrebbe scambiata per un intruso apparso improvvisamente nella sua camera da letto. Si è difeso così Thomas J Summerwill, 21enne di Campton Hills, alla periferia di Chicago, Stati Uniti, accusato dell'omicidio di sua madre Mary, 53 anni, avvenuto il 23 marzo scorso nella loro casa. Nelle scorse ore si è aperto il processo a suo carico: il giovane credeva di agire in sua difesa, senza volontà di fare del male alla donna, ha sottolineato i suo avvocato, Liam Dixon. Tuttavia, secondo i pubblici ministeri della contea di Kane, la sua convinzione non può essere considerata ragionevole perché il giovane era sotto l'influenza dell'alcool.

Thomas frequenta il primo anno all'università di Wisconsin-Madison ed era tornato a casa per la vacanze di primavera. La sera della tragedia che ha colpito la sua famiglia c'era anche suo padre nella loro abitazione. È stato proprio quest'ultimo a chiamare i soccorsi dopo che la moglie è stata ferita. Trasferita d'urgenza in ospedale, la donna è morta poco dopo a causa di un grave trauma cranico. Mary era infatti stata colpita più volte alla testa dal figlio, che credeva fosse un intruso entrato nella sua camera da letto. L'avvocato del 20enne ha parlato di morte accidentale: "È stato un incidente", ha detto, sottolineando il fatto che il ragazzo era appena tornato da un viaggio in Europa e che per questo era frastornato a causa del jet leg. "Non era ubriaco. Tutti i suoi parenti lo stanno supportando in questo momento di grande dolore", ha continuato il legale, che ha aggiunto che "Thomas aveva con sua madre un bellissimo rapporto". Il ragazzo comparirà in tribunale il prossimo 23 maggio: se dichiarato colpevole, potrebbe essere condannato a 20 anni di carcere o alla libertà vigilata.

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