Lombardia, consigliera leghista: “I lavoratori immigrati nelle mense portano infezioni”
I lavoratori immigrati nelle mense scolastiche? Secondo la Lega Nord rischiano di minare la sicurezza alimentare. A sostenerlo, con un emendamento shock destinato a infiammare polemiche, è stata Maria Teresa Baldini, maroniana doc e consigliera regionale in Lombardia. La leghista per l'esattezza chiede alla Commissione Europea norme più severe nei confronti degli immigrati che lavorano nelle cucine che preparano i pasti per le mense, chiedendo che nel passaggio in cui si parla di "sicurezza alimentare" venga aggiunta la frase: "Con particolare attenzione alle problematiche infettive dovute anche all’impiego di personale immigrato nei processi di produzione, distribuzione e somministrazione di alimenti negli ambienti scolastici, sanitari e sociosanitari".
Come era scontato l'emendamento ha suscitato reazioni veementi soprattutto tra i banchi dell'opposizione. Sara Valmaggi, consigliera del PD, afferma: "Il pregiudizio antistranieri contenuto nell’emendamento è insostenibile. Quel che è peggio è che con Maroni la paura del diverso sta diventando legge. Prima c’è stato il no al pediatra, poi la cancellazione dei contributi a chi non risiede in Lombardia. È in atto una deriva che va fermata". Ma sulla stessa lunghezza d'onda si trova anche il Nuovo Centrodestra. Stefano Carugo, vicino a CL, afferma: "Ora basta. Se vuole che si riapra il lazzaretto perché teme che gli immigrati ci riportino la peste a Milano, ce lo faccia sapere. Non diffondiamo falsi allarmismi sugli immigrati".
In realtà Maria Teresa Baldini non è nuova a sparate discutibili. Recentemente, a proposito della proposta del sindaco Pisapia di destinare le caserme in disuso ai rom, aveva detto: "Il sindaco vuole dare ai rom le caserme in disuso? Poi rinchiudiamoli e vediamo quanti bambini sono affetti da tubercolosi".