Lo spread scende sotto i 100 punti base, è la prima volta dall’inizio della crisi
Lo spread tra Btp decennali e Bund scende sotto quota 100, scivolando fino a 98,5 punti base, aggiornando i minimi da metà maggio del 2010, ossia da quando la crisi del debito aveva progressivamente messo sotto torchio i titoli di Stato dell'eurozona. Il rendimento del titolo a 10 anni italiano è in calo al nuovo minimo storico dell’1,305%, beneficiando delle crescenti attese per l'avvio del quantitative easing da parte della Bce, che comporterà l'acquisto di bond per 60 miliardi di euro al mese. Di questi circa 47 miliardi dovrebbero riguardare i titoli di Stato emessi dai paesi di Eurolandia. L'annuncio del Qe lo scorso 22 gennaio ha già portato al progressivo calo dei rendimenti di tutti i titoli di Stato della zona euro. Fino alle scadenza a 5 anni i titoli tedeschi hanno rendimenti negativi, mentre ieri per la prima volta nella storia il Portogallo ha collocato un decennale con un rendimento sotto il 2%.
La Grecia fa meno paura e tutti hanno più fiducia
E nei giorni scorsi anche lo spread tra Bonos decennale spagnolo e Bund si era portato sotto la soglia dei 100 punti base. Ciò fa capire come la discesa dei rendimenti ai minimi storici riguarda tutti i paesi ribattezzati negli anni scorsi Piigs: Portogallo, Irlanda, Italia, Spagna e specialmente Grecia. Il merito della rinnovata fiducia degli investitori di questi giorni è anche il ritorno alla serenità in Europa dopo l'accordo sulla Grecia. Oggi l'appuntamento clou con la votazione del Bundestag, la camera bassa del Parlamento tedesco, per dare l’ok all'accordo stretto tra Eurogruppo e il governo Tsipras sull'allungamento dell'assistenza finanziaria ad Atene fino a giugno.
Dunque lo spread scende quota 100 punti per la prima volta in cinque anni e infrange quella che l'ex direttore generale di Bankitalia e ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, aveva definito "il giusto divario con la Germania". Il commento di Matteo Renzi su Twitter:
